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Album Reviews /

Asmus Tietchens Fahl

  • Label / Farmacia901
  • Catalog / F90112
  • Format / CD
  • Released / 12.2014
  • Style / ,
  • Rating /
    8/101
Asmus Tietchens - Fahl

“I tre brani di “Fahl” sono il risultato finale di un infinito processo di riciclo (non di remix!) di uno di questi e della medesima struttura registrata in profondità in passato. Ciò significa riciclare i riciclati dei riciclati… Con “Fahl” la serie giunge a una sua temporanea fine, ma potrebbe continuare in futuro. L’idea alla base di tale strategia estetica è la seguente domanda: perché continuare a creare musica genuina?”

Uno dei compositori più prolifici di tutti i tempi, Asmus Tietchens è, non a caso, una sorta di tramite tra il rock d’avanguardia e la musique concrète. La carriera dell’artista di Amburgo attraversa più decadi e le permea tra minimalismi e altri esperimenti. Influenzato dal primo Brian Eno, il musicista tedesco ha fatto spesso ricorso a risonanze atonali, di matrice ambientale, per caratterizzare parte dei suoi lavori.

In “Fahl” (2014), consegnato nelle mani di Fabio Perletta per la sua etichetta Farmacia901, i suoni del pioniere dei sintetizzatori sono nitidi, seppur con alcune differenziazioni di fondo, occupano ogni intricato spazio, sfruttando l’ampia gamma di possibilità acustiche dell’eco. Si attivano così continue reti di connessioni sonore in grado di svilupparsi da stati di accennato silenzio in forme semi-autonome.

“I nostri più recenti strumenti digitali e analogici ci consentono di far quasi derivare ogni evento sonico da qualsiasi altro elemento analogo. Tuttavia, ciò avviene almeno in teoria. Al momento, il ‘quasi’ riserva spesso inattese ma piacevoli sorprese. Riuscire a cogliere diventa una questione d’orecchio. Essere pronti a un ascolto attivo (l’opposto di un udire passivo) è il requisito base della percezione analitica”.

Note sospese, sonorità opache, toni delicati e gocce d’acqua in lontananza. Venti minuti di apnea concettuale. L’opener FmF 4 emana un sound tanto rilassante quanto curioso. Non esistono pulsioni, solo note sfregate, come in L10RB. Dai suoi clangori dispari deriva la conclusiva L10RC, più intima, raccolta, o sintesi finale di un’opera breve, dalle forme aleatorie, ma intensa. Per tre singolari esperienze d’ascolto.