La Silent Season è ormai un istituzione per gli amanti delle sonorità ambient e dub techno, una label che ha costruito il suo successo nel tempo, lavorando intorno ad alcuni concetti ben definiti sia musicali che produttivi, unendo ad una visione musicale orientata a musiche meditative ed intime un side project ecologista che vede impiegati nei packaging delle varie release solo materiali riciclati.
Ad accompagnarci in questo nuovo viaggio è il maltese Justin Meli in arte Sonitus Eco attivo finora nel mercato delle netlabel e finalmente agganciato ad un formato fisico con questo bellissimo album che si chiama “It Is Loneliness That Makes The Loudest Noise”.
Justin lavora su un suono avvolgente e caldo, atmosfere che sembrano fotografare proprio quel tramonto sulle acque che è rappresentato nella cover del disco. Le sue esplorazioni tendono ad entrare nella profondità della mente grazie a stesure lunghissime che prendono corpo nel tempo per mezzo di un certosino lavoro di rifinitura che ci porta a scoprire piccoli gioielli elettronici incastonati negli anfratti di questa dichiarata penombra.
Un disco che pone quasi in parallelo la componente ambient a quella dub techno, talmente sono sottili gli innesti ritmici nelle zone techno appunto. E’ un battito che non vuole alterare quel percorso meditativo intrapreso grazie ai tappeti melodici ma che vuole invece assecondare questa tenuta quasi rasoterra.
I brani hanno tutti ampio ragfio, protraendosi tutti oltre i dieci minuti, durata che in contesti concettuali come questi rafforza quel potere seduttivo messo in campo dall’ambient
“Living with people I create”, quinto bran in scaletta, è un esempio perfetto di groove ed esoterismo, un brano deep techno evocativo e profondo basato su melodie ambient ammaliatrici ed echi sonori di paesi lontani, qualcosa che sembra parlare direttamente all’anima, o che meglio si rivolge a quanti usano la musica come mezzo per viaggiare.
Sarà bello fermarsi a riflettere.