2 / 3 / 4 APRILE 2015
Dal Verme presenta THALASSA -ITALIAN OCCULT PSYCHEDELIA FESTIVAL Edizione III
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Introduzione alla Terza Edizone a cura di Antonio Ciarletta
Thalassa capitolo terzo, chi l’avrebbe mai detto? In pochi forse, forse nessuno o presumibilmente solo chi fin dal principio ha creduto nelle potenzialità di una manifestazione che, nei fatti, ha mantenuto più di quanto avesse promesso. Nelle due precedenti edizioni, il Thalassa è riuscito a convogliare nel catino infuocato del Dal Verme alcune delle formazioni migliori dell’underground tricolore, formazioni che, a giudicare dalla risposta del pubblico, sembra abbiano offerto esibizioni coinvolgenti o quantomeno in linea con le aspettative. Ancora, il Thalassa ha avuto il merito di far nascere o consolidare relazioni tra musicisti di diversa provenienza, offrendosi come momento per certi versi irripetibile d’incontro e di confronto. Ultimo ma non meno importante, il Thalassa sarà, ancora quest’anno, cassa di risonanza fondamentale per una scena che, a giudicare dalla qualità media dei gruppi che la compongono, merita la visibilità finora ottenuta e forse anche di più.
Tre anni di Thalassa, quindi. Tre anni, un’era geologica di questi tempi. Tempi voraci e ipertrofici. Tempi che nel loro forsennato bisogno di novità continuano a voltarsi indietro per scorgere un’idea di futuro. Lo si è detto più volte: momento caratterizzante dell’Italian occult psychedelia è la sua peculiare essenza retrologica. Essenza retrologica che ha consentito di riaccendere la luce dei riflettori su un corpus di musiche che attendeva da troppo tempo di tornare al centro dell’attenzione. E quest’anno il Thalassa renderà tangibile il cortocircuito tra presente e passato con la partecipazione all’evento di Lino “Capra” Vaccina, musicista che certo non ha bisogno di presentazioni, e che può essere a ragione considerato uno dei principali riferimenti di molte delle musiche che stanno sotto il cappello dell’Italian occult psychedelia.
La scrittura di Austin Osman Spare era, a dire di sé medesimo, uno dei veicoli attraverso cui l’intelligenza occulta aveva modo di manifestarsi nel mondo della fisicità. Chissà che il Thalassa non costituisca una porta d’accesso privilegiata per entrare in quelle realtà sovrasensibili che un certo tipo di musica sa evocare, quando le note si librano nell’aria esercitando un’incontrollabile potenza fascinatrice. Per scoprirlo basta essere al Dal Verme il 2, 3 e 4 Aprile 2015.
Antonio Ciarletta
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LINE UP
Giovedi 2 Aprile
Umanzuki
Trio toscano che nel tempo ha cambiato pelle, come una lucertola (psichedelica), lasciandosi alle spalle le rigide strutture math/jazz degli esordi, per approdare ad un brodo primordiale dal quale partono spunti di volta in volta diversi, orientati ad una calda psichedelia perfettamente bilanciata tra elettronica e tribalismo.
HermeticBrotherhood Of Lux-Or
Se la psichedelia e l’occultismo hanno delle radici in Italia, la madre di tutte le radici deve per forza provenire dalla Sardegna. Se intonare canti e riti agli dei pagani significa liberarsi del proprio corpo e delle forme precostituite per abbandonarsi a qualcosa di più grande, gli Hermetic Brotherhood of Lux-Or sono gli esponenti più (in)credibili di questa arte. Julian Cope che di psichedelia ne capisce, è impazzito per loro.
Control Unit
Il duo di Silvia Kastel e Ninni Morgia affronta con visceralità e veemenza le istanze dell’improvvisazione mettendo in atto un incontro/scontro tra synth/voce e chitarra, sfiorando a volte strutture rock che si ripiegano su se stesse, collidono e riesplodono in momenti noise. Un live magnetico che Control Unit ha portato in giro per mezzo mondo.
Back to Mercurio
Duo romano armato di chitarra, batteria ed elettronica varia, costruisce ariose strutture matematiche che lasciano spazio a sonorità plasticose all’interno del tessuto ritmico. A volte più scuri e dilatati, a volte più ritmici ed ossessivi. Da scoprire.
?Alos
Il progetto solitario che Stefania degli OvO porta avanti da anni, apre una porta su una condizione pre-umana, dove la parola non esiste ed è il verso, il suono delle corde vocali ineducate a cercare di stabilire un contatto con gli esseri superiori. Metal nell’anima e psichedelica perché ha la mente aperta, ?Alos sintetizza e riespande i nostri mostri interiori, proiettandoli all’esterno con tutta la forza (ed il volume) che ha.
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Venerdi 3 Aprile
Virtual Forest
Virtual Forest, è un nuovo progetto di Marco Bernacchia, che come Above the Tree ha sotto il culo così tanti chilometri live da far impallidire i cari vecchi deadheads. Virtual Forest è l’embrione meditativo da cui nasce il progetto madre, la zona tra conscio ed inconscio in cui la materia comincia a prendere forma.
Maria Violenza
Progetto solista di Cristina di Capputtini ‘i Lignu e Corpus Christi, fa confluire in una one-woman band lo spirito meticcio della Sicilia, incrocio tra influenza arabe e tradizione mediterranea, il tutto passato attraverso il filtro di drum machines e vecchio synth ronzante. Pensate se i Suicide fossero nati a Palermo invece che a New York, trip-synth-punk.
Jooklo Duo
Dei veri eroi del movimento neo-psychedelico ed uno dei progetti più noti fuori dall’Italia grazie all’infinita serie di tour e collaborazioni che hanno messo in piedi negli ultimi dieci anni. Di base sax (Virginia Genta) e batteria (David Vanzan) con a volte utilizzo di altri strumenti, Jooklo è diventato un marchio di fabbrica che promette live incendiari e sempre diversi, in nome della free-music.
Al Doum & The Faryds
La fascinazione per L’Africa ed il medio oriente sono ritornate forti negli ultimi anni, come fu negli anni ’70 con Aktuala e Battiato. Al Doum & The Faryds sono tra gli interpreti più convincenti di questi nuovi viaggi verso sud. La carovana di Al Doum suona un soffice blues delle stelle, viste dal deserto, e si increspa di poliritmie africane che esplodono in festose danze per poi ritornare al silenzio della meditazione. Musica da viaggio, nel deserto, a dorso di cammello.
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Sabato 4 Aprile
Lino CapraVaccina
E’ innanzitutto un onore avere a che fare con il padre spirituale di tutti coloro che negli ultimi anni hanno ripreso in mano la ricerca verso posti “altri” con la fascinazione per il mediterraneo e la psichedelia. Lino Capra Vaccina fondò assieme a Walter Maioli gli Aktuala, uno dei gruppi più importanti di tutti gli anni ’70 e fino ad ora fonte di ispirazione per moltissimi artisti. In solo pubblicò “Antico Adagio”, finalmente ristampato per un pubblico più ampio, una delle pietre miliari della ricerca sonora italiana di quegli anni, che ha definito un linguaggio percussivo personale ed irraggiungibile, un suono destinato a fare scuola ancora per molto tempo.
Tetuan
Trio marchigiano dedito ad un furioso mix di post-stoner e noise ambientale con deviazioni arabeggianti che stende al primo ascolto. Una specie di continuo mantra che subisce accelerazioni al limite del parossismo che sfociano in momenti di stasi ambient/rumoristica pronti a ripartire verso nuove galoppate siderali. Dai templi della terra santa allo spazio.
The Great Saunites feat. Attilio Novellino
Progetto ormai “storico”, considerata la longevità media dei progetti musicali al giorno d’oggi, The Great Saunities mette basso e batteria al servizio di lunghe jam che sfiorano Can e Faust, lambiscono certi Pink Floyd senza mai cadere nei rispettivi clichè. Con ormai all’attivo diversi album portano avanti il verbo della psichedelia più ritmata e pesante senza però porsi dei paletti, l’ultima collaborazione con il sound designer Attilio Novellino li conferma come un progetto dalla mente aperta (appunto) ad allargare le possibilità del loro suono.
AcchiappaShpirt
Parola e suono mischiate per creare nuove forme allargate di comunicazione. Suono al servizio della parola libera e del suo flusso attraverso il corpo, parola che viene influenzata dal suo stesso feedback attraverso il suono. Praticamente la liberazione della parola dai suoi schemi per raagiungere nuove forme, oltre i significati. Il progetto di Jonida Prifti e Stefano “Demented” Di Trapani cerca una sua strada tra gli esperimenti di sound poetry imbastardendoli con il noise e le basi hip hop.
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ARTWORK & EXPO
Re Delle Aringhe
http://www.redellearinghe.com/
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giovedì 2 / venerdì 3 / sabato 4
APRILE
2015
Apertura porte: ore 20
Inizio concerti: ore 21
Costo del biglietto giornaliero: 8 euro
Costo dell’abbonamento per i 3 giorni del Festival: 20 euro
CAPIENZA: 80 posti
PREVENDITE: scrivere a dalverme8@gmail.com
oggetto della mail: THALASSA PREVENDITE
Per l’accesso al Circolo è obbligatoria la tessera ARCI 2014
(Costo della tessera al Circolo DalVerme : 7 euro)