Ospite di questa settimana Matèo Montero, dj, cultore ed altra “metà” di Ultrasuoni records, spaccio di vinile al quale vi consigliamo vivamente di fare visita. La sua selezione è intima ed introspettiva, indaga uno stato d’animo profondo liberando un suono cupo, sentito, viscerale.
Buon ascolto.
Per iniziare puoi dirci in che modo ti sei avvicinato alla produzione
musicale ed all’arte del djing?
E’ stato un percorso partito dall’ hiphop strumentale (vengo dalla banlieue di parigi dove di musica c’è solo questa) che si è evoluto al funk di cui era “salpato” questo hiphop, poi alla house scoprendo certe radio come Radiofg e Radio Nova.
Fu una rivelazione totale, e da li, sono andato avanti come ‘ricercatore’ musicale. Cioè d’emozioni, più che come dj.
Come definiresti/descriveresti la musica che ami proporre?
E’ larga, non per indecisione ma perché amo tantissime cose. Dal momento che vengono fatte da musicisti nel rispetto dell’Arte.
Va dalla dubtechno, alla Chicago house, raw, pure, Jack house, la techno seria, i viaggi Detroit alla Delsin, Sistrum, Fnac, deep fatta bene stile Patrice Scott, Keith Worthy, i lavori di Stephan Laubner, poi però il viaggio vero è sempre casalingo con dischi ambient “teletrasportativi”.
Potresti descriverci il tuo step in studio? Con cosa produci musica
attualmente?
Non produco musica, lo farò soltanto il giorno in cui sarò assolutamente certo che il brano che proporrò sarà la fotocopia ESATTA della mia anima. Ma per farsi ci vuole esperienza, macchine serie (perciò soldi) e tempo, tutte cose che non ho al momento.
Dove hai registrato il podcast? E cosa puoi dirci in merito?
Ho registrato il podcast in camera mia, Roma sud, usando esclusivamente vinili, con un bicchiere di rosso, anzi due.
Se alcuni ci trovano qualche imperfezione è perché non uso nessun tipo di “Photoshop”, mi piace il rapporto diretto, essenziale, sensuale (?) mani-vinyls.
Su cosa stai lavorando al momento?
Con il mio amico e boss Markolino proviamo a vivere vendendo vinili. Ma il vinyl è riservato alle persone che hanno sentimenti profondi ed estetica e ce ne sono poche. Quindi è dura. Però ci crederemo tutta la vita.
Chi o cosa è la tua maggiore ispirazione?
Sembrerà paradossale ma è la solitudine e il silenzio nelle montagne a pedalare (facevo il ciclista fino a poco fa) che hanno sicuramente creato in grande parte il mio feeling musicale.. introspezione e staccamento.
Tracklisting:
01 Pale Blue Sky – someday,sometime – arbor infinity
02 Tim Hecker – no drums – kranky
03 N & Mirko Uhlig – gerontology – denovali
04 214 – porous surfs – harbour city sorrow
05 Stardub – static – lo fi stereo
06 Maurizio – MØ7B – maurizio
07 Quince & Benny Rodrigues – sweet potatoes – smallville
08 Basic Channel – phylyps trak – basic channel
09 Furthr – away – enypnion
10 Kassem Mosse – untitled B2 – worskhop 08
11 Morphosis – yaam – morphine
12 Ludovic Navarre aka St-Germain – modus vivendi – fcomm
13 Kassem Mosse – tears run rings – mikrodisko
http://www.ultrasuonirecords.com/
http://www.myspace.com/mateomontero
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