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Timeless Beats /

Franco Micalizzi I Due Volti Della Paura

  • Label / Sonor Music Editions, GDM
  • Catalog / SME 11, GDM 6603
  • Format / Vinyl
  • Released / 05/2015
  • Style / , ,
  • Rating /
    9/101
Franco Micalizzi - I Due Volti Della Paura 300x300
  • ITALIANO
  • ENGLISH VERSION

Il successo della colonna sonora de “Lo Chiamavano Trinità” (1970) e la collaborazione con Umberto Lenzi. Il poliziottesco, la commedia e i film d’avventura. Tra dodici mesi, Franco Micalizzi festeggerà il traguardo di mezzo secolo di attività come compositore per la settima arte. Nel frattempo, non mancano i concerti con la sua Big Bubbling Band e sono già diverse le ristampe in circolazione che celebrano in vinile e in cd una straordinaria carriera, quanto mai utili per riscoprire o entusiasmare le nuove generazioni con un sound tanto artigianale quanto brillante.

I Due Volti Della Paura 1La capacità di fondere funk, jazz e disco ha reso come immortali la maggioranza delle opere di Franco Micalizzi, caratterizzate da temi di grande impatto sonoro composti non solo per quel tipo di cinema volutamente ricco di colpi di scena, tra rapine, inseguimenti in auto e sparatorie. È il caso dell’interessante soundtrack de “I Due Volti Della Paura” (2015), tra i lavori meno noti del musicista romano, ma ottimo prodromo stilistico del concentrato di groove e passione in grado di sovrapporsi ad hoc a numerosi fotogrammi durante i proficui anni Settanta e Ottanta.

La nuova edizione, a cura della Sonor Music Editions, riporta in primo piano un contributo finora circolato soltanto a scopo promozionale su iniziativa della srl Pegaso all’indomani dell’uscita nelle sale dell’omonima (1972), e forse anche anonima, pellicola firmata da Tullio De Micheli. Una co-produzione italo-spagnola di modesta fattura che riuscì, però, a suscitare una qualche curiosità negli spettatori di allora, ricorrendo a un buon ritmo e ad alcuni momenti di tensione, specie nel corso della seconda parte. Per una sorta di mix giallo-poliziesco segnato da due soli delitti.

“I Due Volti Della Paura” narra la vicenda di Miguel, medico che presta servizio con la fidanzata Paula presso la clinica privata di Elena, moglie del professore Roberto Carli. Quest’ultima è segretamente innamorata del giovane, in procinto di trasferirsi dalla concorrenza a Roma. Elena offre così una lauta somma di denaro a Miguel per trattenerlo, ma senza successo. Il suo rifiuto coincide con il ritrovamento del suo cadavere e l’avvio delle indagini in un clima di ambiguità, invidie e sospetti. Un tranello teso dal commissario costringerà l’assassino a scoprirsi.

Degno di nota il cast per una produzione minore, con le due coppie composte rispettivamente da George Hilton-Anita Strindberg e Fernando Rey-Luciana Paluzzi, senza dimenticare Eduardo Fajardo nei panni del commissario. Superlativa, invece, la sequenza di un’operazione cardiaca, fin troppo realistica, o ai limiti dell’indigesto: Tullio De Micheli la filmò dal vivo durante un’intervento subito dalla moglie. Un evento filmico dal valore scientifico postumo, da confrontare con la realtà dei primi trapianti di cuore condotti dal chirurgo sudafricano Christian Barnard dal 1967 in poi.

I Due Volti Della Paura 2Suscita, infine, curiosità la presenza di due manifesti di “Giornata Nera Per L’Ariete” (1971), con la regia di Luigi Bazzoni, durante una sequenza nella metropolitana di Roma. Girato nel pieno del boom del cinema zoonomico, “I Due Volti Della Paura” annovera qualche somiglianza con i capolavori di Dario Argento, come certi tagli di regia, l’attenzione per la fotografia e la scelta di una colonna sonora di matrice jazz, con opportune iniezioni sentimentali, che ha poco in comune con quello energico per i lenziani “Napoli Violenta” (1976) o “Roma A Mano Armata” (1976).

Sul lato A, Franco Micalizzi si prodiga in un adagio classico, Sospetto (Titoli Di Testa), dall’alto tasso melodico, con un arrangiamento lounge sovrapposto ai vocalizzi di Edda Dell’Orso. Lo stesso è dolcemente ripreso in Al Campo Di Golf (Il Lato Romantico), stavolta accompagnato da flauto, chitarra e basso. Segue un solenne brano per organo liturgico, Con La Mente A Dio. L’atmosfera da raccoglimento è interrotta dal funk caraibico di Gimkana. Dopodiché la spensieratezza di Al Campo Di Golf (Versione Beat) e, soprattutto, l’elegante sezione ritmica di Una Corsa Verso La Verità.

Sul lato B, Sospetto (Il Lato Romantico) riprende e rallenta il tema principale; mentre Ansia Disperata introduce una serie di dissonanze per portare al culmine la suspense. A Il Lato Romantico, con i vocalizzi tratti dal tema principale, si oppongono Tensione Sommessa, per un’atmosfera pensierosa e un fantastico crescendo segnato dall’uso di archi e clavinet, lo shake di Beat For Two e un pugno di note con Sospetto. La conclusione è affidata alla decisa Pedinamento, una traccia che sembra preconizzare i futuri sviluppi del sound dei poliziotteschi che verranno.

The success of the soundtrack of “They Call Me Trinity” (1970) and the collaboration with Umberto Lenzi. Poliziottesco, comedy and adventure movies. Among twelve months, Franco Micalizzi will celebrate the half-century milestone of activities as a composer for the seventh art. Meanwhile, there are plenty of concerts with his Big Bubbling Band and there are also several reprints in circulation celebrating an extraordinary career on vinyl and cd, even more useful to rediscover or inspire new generations with a sound as crafts as brilliant.

I Due Volti Della Paura 1The ability to fuse funk, jazz and disco made immortal the majority of the works of Franco Micalizzi, characterized by themes of great sound impact orchestrated not only for the kind of cinema deliberately rich of twists, including robberies, car chases and shootings. This is the case of the interesting soundtrack of “The Two Faces Of Fear” (2015), among the lesser known works of the Roman musician, but great stylistic forerunner of the groove and passion concentrate able to perfectly overlap many frames during profitable seventies and eighties.

The new edition, released by Sonor Music Editions, brings to the foreground a contribution circulated only for promotional purposes on Pegasus Ltd. initiative at the release aftermath of the homonymous (1972), and perhaps even anonymous, movie signed by Tullio De Micheli. An Italian-Spanish co-production of modest workmanship that was able, however, to arouse some curiosity in the audience of the time, using a good rhythm and a few tense moments, especially during the second part. For a kind of giallo crime marked by only two crimes.

“The Two Faces Of Fear” tells the story of Miguel, a doctor serving with his girlfriend Paula at the private clinic of Helen, Professor Roberto Carli’s wife. The latter is secretly in love with the young, who is about to move from the rivalry structure in Roma. Elena offers an hefty sum of money to Miguel to hold him, but without success. His refusal coincides with the discovery of his corpse and the start of the investigation in a climate of ambiguity, envy and suspicion. A trap set by the detective will force the killer to uncover.

Noteworthy cast for a lower production, with the two pairs respectively composed by George HiltonAnita Strindberg and Fernando ReyLuciana Paluzzi, without forgetting Eduardo Fajardo in the role of the detective. Superb, however, the sequence of a heart operation, too much realistic, or at stodgy limits: Tullio De Micheli filmed it during a live intervention suffered by his wife. A cinematic event from the posthumously scientific value, to compare with the reality of the first heart transplants performed by South African surgeon Christian Barnard from 1967 onwards.

I Due Volti Della Paura 2Surprises, finally, the curious presence of two posters of “The Fifth Cord” (1971), directed by Luigi Bazzoni, during a sequence shot in the Rome subway. Shot in the middle of the booming animal titles cinema, “The Two Faces Of Fear” includes some resemblance to the Dario Argento‘s masterpieces, like some director’s cuts, attention to photography and the choice of a soundtrack of jazz matrix, with appropriate sentimental injections, which has little in common with the energetic for Umberto Lenzi’s “Violent Naples” (1976) or “Rome Armed To The Teeth” (1976).

On side A, Franco Micalizzi spends himself in a classic adage, Sospetto (Titoli Di Testa), of an high melodic rate, with a lounge arrangement overlaid of Edda Dell’Orso‘s vocals. The same is gently taken in Al Campo Di Golf (Il Lato Romantico), this time accompanied by flute, guitar and bass. Followed by a solemn piece for church organ, Con La Mente A Dio. The concentration atmosphere is interrupted by the Caribbean funk of Gimkana. Then the carefree Al Campo Di Golf (Versione Beat) and, above all, the elegant rhythm section of Una Corsa Verso La Verità.

On side B, Sospetto (Il Lato Romantico) takes up and slows down the main theme; while Ansia Disperata introduces a series of dissonances to maximize the suspense. To Il Lato Romantico, with vocals taken from the main theme, are opposed Tensione Sommessa, for thoughtful atmosphere and a fantastic crescendo marked by the use of bows and clavinet, the shake of Beat For Two and a handful of notes with Sospetto. The conclusion is entrusted to the firm Pedinamento, a track that seems to advocate the further development of the poliziottesco movies sound to come.