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Il numero di mammiferi, anfibi, rettili e uccelli è inferiore a quello dei pesci. L’ittiologia è il ramo della zoologia che studia gli organismi intesi come pesci ossei, cartilaginei e gli Agnatha, privi di mandibole e mascelle, dal punto di vista anatomico, ecologico, etologico, evolutivo-filogenetico, fisiologico, morfologico e sistematico.
“Ittiologia” (2016) è anche il titolo della seconda, per un totale di sette, ristampe a cura di Intervallo, capace di riportare in auge una serie di sonorizzazioni ispirate a temi naturali, tutte rilasciante durante l’anno ‘di grazia’ 1973 da un pool di etichette vicine alla romana Edizioni Musicali Delfino e, per lungo tempo, ricercate da appassionati e collezionisti.
Così come in “Biologia Marina” (2016), l’album è una compilation di brani del trio Alessandro Alessandroni, Amedeo Tommasi e Franco Tamponi dedicati all’acqua come materia prima, al suo infinito scorrere e, stavolta, a chi la popola. Medesima anche la chiave di lettura sonora, con il ricorso a sperimentazioni elettroniche e atmosfere classiche.
Dodici brani per un ecosistema dal ricercato equilibrio, ma suscettibile anche di modifiche work in progress. Un dato evidenziato dalla presenza di tre versioni doppie degli stessi in scaletta, quasi una necessità di approfondire certe ricerche da parte del trio, non disdegnando aggiunte ad hoc, piccole variazioni e differenti orchestrazioni.
Il lato A si caratterizza proprio dalla presenza di tale terzetto. Le spensierate Alghe Romantiche e Alghe Romantiche (2° Versione), entrambe di un ispirato Amedeo Tommasi, offrono in apertura una sequenza di ondulazioni armoniche associate a un romantico tema di pianoforte. Suoni come sinonimi senza mezzi termini di quiete, pace, relax.
Minaccia Sul Fondo e Minaccia Sul Fondo (2° Versione) di Alessandro Alessandroni, una serie di delicate fluttuazioni su tastiera di chitarra con sovrapposizioni di effetti puntilistici, rappresentano l’altra faccia di una medaglia marina, forse arcana, enigmatica e attraversata, soprattutto, da differenti tonalità. Non da meno i due esperimenti di Atmo.
Subacquatic e Subacquatic (2° Versione) sono due movimenti ritmici di sestine e note melodiche sparse, dimostrazioni della variabilità compositiva di Amedeo Tommasi, una vita in musica, non solo da jazzista, ma al servizio della RCA Italiana per numerosi artisti, nonché collaboratore di Ennio Morricone per i materiali elettronici delle sue colonne sonore.
Il lato B riparte da un’altra sua ribollente divagazione come Atmo: Sub Uno. Dopodiché, è il turno prima di Alessandro Alessandroni con la sbilenca title-track accompagnata dal flauto e, poi, di Franco Tamponi con Acquamarina, che lo utilizza altrettanto, inserendolo in un quadro di situazioni statiche e dinamiche, arricchite da celesta, pianoforte e, ovviamente, violino, il suo strumento.
Come un vortice. La traccia sembra avvilupparsi poco alla volta su sé stessa. La successiva Submarino, sempre di Franco Tamponi, crea invece una piccola bolla sonora di beatitudine in note. Una boccata d’aria prima delle nuove inquietudini e dei tremori di Fascia Abissale di Atmo, vale a dire una sequenza armonica d’organo continuo.
Infine, Acque Profonde. Un garbato tema melodico a cura dell’indimenticato Franco Tamponi, sostenuto da armonie di organo e pianoforte. Una ninna nanna oceanica, o l’ennesima dimostrazione di una straordinaria visionarietà da parte di musicisti in grado di immaginare, e realizzare con mano, la soundtrack ideale per il ‘fishwatching’ di un futuro ormai anteriore.
The number of mammals, amphibians, reptiles and birds is lower than that of the fishes. Ichthyology is the branch of zoology that studies organisms intended as bony fish, cartilaginous and Agnatha, without mandibles and jaws, in terms of anatomical, ecological, ethological, evolutionary-phylogenetic, physiological, morphological and systematic features.
“Ichthyology” (2016) is also the title of the second, for a total of seven, reprints edited by Intervallo, able to bring back a number of soundtracks inspired by natural themes, all released during the year of ‘grace’ 1973 from a pool of labels connected to Roman Edizioni Musicali Delfino and, for a long time, sought after by fans and collectors.
As well as in “Biologia Marina” (2016), the album is a compilation of songs from the trio composed by Alessandro Alessandroni, Amedeo Tommasi and Franco Tamponi dedicated to water as a raw material, to its infinite scroll and, this time, to those who populate it. Identical is also the sound interpretation, with the use of electronic experiments and classical atmospheres.
Twelve songs for an ecosystem with a refined balance, but also susceptible to changes as work in progress. A fact highlighted by the presence of three double versions of the same tracks in the tracklist, almost a necessity to deepen some researches by the trio, not disdaining added something ad hoc, or small variations and different orchestrations.
Side A is characterized by the presence of this threesome. Carefree openers Alghe Romantiche and Alghe Romantiche (2° Versione), both by an inspired Amedeo Tommasi, offer a sequence of harmonic waves associated with a romantic piano theme. Sounds become synonyms without any compromise of quiet, peace, relaxation.
Minaccia Sul Fondo e Minaccia Sul Fondo (2° Versione) by Alessandro Alessandroni, a series of delicate keyboard fluctuations overlayed by punctualist guitar effects, represent the other side of a marine medal, maybe arcane, enigmatic and crossed, above all, by different shades. Then should not be underestimated the other two Atmo‘s experiments.
Subacquatic and Subacquatic (2° Versione) are two rhythmic movements of sextuplets and scattered melodic notes, demonstrations of the compositional variability of Amedeo Tommasi, a life in music, not only as jazz player, but RCA Italiana‘s employee for numerous artists and Ennio Morricone‘s collaborator for electronic materials of his soundtracks.
Side B starts from another seething digression as Atmo: Sub Uno. After that, is the turn first of Alessandro Alessandroni with lopsided title-track accompanied by flute and then Franco Tamponi with Acquamarina, which equally uses it, inserted in a framework of static and dynamic situations, enriched by celesta, piano and, obviously, violin, his own instrument.
Like a vortex. The track seems to gradually wrap on itself. The next Submarino, another one by Franco Tamponi, creates instead a small sonic bubble of bliss in notes. A breath of air before the arrival of new concerns and tremors of Atmo’s Fascia Abissale, namely an harmonic sequence of continuous organ.
Finally, Acque Profonde. A gentle melodic theme by the unforgettable Franco Tamponi, supported by harmonies of organ and piano. An ocean sleep lullaby, or yet another demonstration of an extraordinary visionary by musicians who can imagine, and realize with hand, the ideal soundtrack for ‘fishwatching’ of an almost future perfect.