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Album Reviews /

Convextion 2845

  • Label / a.r.t.less
  • Catalog / A.R.T.LESS VEXT LP 1
  • Format / Vinyl
  • Released / 08/2016
  • Style /
  • Rating /
    8/101
Convextion - 2845

Lo attendevamo da dieci lunghi anni, lo attendevamo in molti, tanto che le tremila copie iniziali sono andate soldout praticamente in una sola settimana. Un’apprensione cresciuta in maniera lenta ma costante, man mano che il suo nome cominciava ad acquisire quel potere d’acquisto che in questi tempi è traducibile nel termine hype. Per quanto possa essere hype un produttore come Gerard Hanson.

Gerard Hanson

Dovendo ripercorrerne le tappe, Hanson fa la sua apparizione nel 1995 con due Ep oggi quotatissimi: il primo sotto lo pseudonimo Syne Language sulla oscura Hard Sync Recordings, mentre il secondo sulla detroitiana Matrix di Sean Deason, svelando di fatto lo pseudonimo Convextion.

In entrambi i casi si trattava di techno, ma se nel primo erano palpabili delle aperture all’electro ed all’acid, sul secondo le coordinate erano quelle di un suono deep votato all’ipnotismo.

Quell’omonimo Ep oltre a diventare oggetto di culto segnò un vero punto zero per la sua evoluzione artistica, un primo tassello verso quel primo, ancora omonimo album pubblicato poi, circa un decennio dopo, sulla Down Low Music.
La calma sarà un fattore predominante nella carriera di Hanson, un produttore che finora non ha mai sovraffollato la scena con il suo nome, e forse anche per questo divenuto ora oggetto del desiderio.

Un album, quello del 2006, che è un emblema di eleganza, padronanza melodica, ritmica ed un grande esempio di come il suono techno originario potesse esser reinterpretato e plasmato in un flusso cinematico figlio più del cervello che della pancia. Un manifesto.

Parallelamente a questa ascesa techno, Hanson accende un’ulteriore fiamma, questa volta electro, presentandosi con lo pseudonimo di E.R.P. (Event Related Potential) che sembra dargli maggior libertà compositiva e da sfogo alla sua creatività ed alle infinite capacità di comporre melodie in una serie di Ep memorabili per la Down Low Music, per la Ai Records, Frantic Flowers, Frustrated Funk, Semantica e molte altre ancora.
Hanson ha semplicemente scritto alcuni tra i più bei dischi electro di sempre, subendone di contro tutte le conseguenze del caso, nella fattispecie, rimanendo confinato (ma qui si potrebbe aprire un discorso lunghissimo) in quella stretta cerchia fatta di appassionati che hanno sempre coltivato la passione per il genere.

E’ palpabile oggi una certa nuova attenzione verso il genere, non è un caso che un portale come Resident Advisor sia uscito ieri (lunedì 5 settembre ’16 n.d.r.) con un podcast firmato da The Exaltics. E’ palpabile anche setacciando alcuni store online dove è possibile rintracciare molte più produzioni in chiave electro-idm, è questo il momento dunque.

Un momento intercettato alla grande dalla Mojuba Records di Don Williams che riesce ad accaparrarsi i diritti di questo secondo album di Convextion per pubblicarlo sulla sublabel a.r.t.less con il nome di 2845, esattamente dieci anni dopo quel manifesto d’esordio.

Partiamo col dire che chi si aspettava un follow up del primo album rimarrà sicuramente deluso, sono passati dieci anni e la musica di Hanson è inevitabilmente (e fortunatamente direi) mutata. Una delle differenze sostanziali è data da una maggiore apertura, anche comunicativa, del suo suono, non più un concept album incentrato su un unico filo conduttore, ma una vera e propria serie di brani che sembrano indicare direzioni diverse anche in ottica futura.

Apre il lavoro una lunga suite ambient-techno che con i suoi oltre sedici minuti riempie tutto il primo lato del vinile e ci proietta in quel tanto cercato spazio con un titolo che rivela da subito gli intenti: New Horizon. Strati di suono che intessono trame rilassate dall’appeal fantascientifico, a tratti strutturate da bassi ovattati che sembrano fungere più da motore direzionale che da innesco dance.

Segue Distant Transmission che con le sue linee acidule si posiziona in un punto di raccordo ideale tra E.R.P. e Convextion, una di quelle risultanti nelle quali speravamo e che ora abbiamo davanti agli occhi. Hanson inizia a fondere le sue anime ed il risultato è di un’intensità notevole.
Saline Moon, sempre sulla b-side è un’ulteriore passo in avanti, con le sue percussioni in chiave house che sovrastano quel magnifico pad semplice quanto profondo e commovente, un brano che rasenta la perfezione pur suonando un filo “didattico”.

Tidal Friction sfoggia carrelli ritmici che si susseguono su una linea di basso in chiave sub ed un tappeto aspro tagliato in più occasioni da affondi di sola batteria elettronica.
Qui siamo sulla terza facciata, chiusa da un brano magistrale come Sea And Satellite, ancora un perfetto connubio techno-house con una linea di basso grandiosa a scrivere una melodia immensa. Un brano capace di far elevare insieme mente e corpo nella migliore delle “tradizioni” techno.

Exploration scivola in profondità, in un luogo oscuro dove ritmo e groove danzano insieme intrecciandosi e dando vita ad un corpo incandescente e pieno di aculei, un corpo che è bello anche solo star a guardare.

Flyby è libero pensiero, techno ed electro vissute in prima persona da un artista che può ancora vantarsi libero e che di nuovo riesce a dimostrarci come la favola di un ragazzo nato e cresciuto a Dallas e diventato culto per seguaci di tutto il mondo sia possibile anche soltanto seguendo il proprio istinto.