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Album Reviews /

Peppered with spastic magic A collection of two lone swordsmen remixes

  • Label / Rotters Golf Club
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 2003
  • Style /
  • Rating /
    7/101

La “Rotters Golf Club” dopo averci regalato lo splendido album di Radioactive Man, ci compila questa selezione di remix di brani che comprendono un vasto campionario.
Una sorvolata sull’elettronica, partendo da Starsailor con Good souls: ritmica spezzata, atmosfera turbolenta, che ricorda alcune cose di DJ Shadow, e che ti fà da subito capire la direzione che avrà il disco.
Le tracce sono molto ben organizzate, il crescendo ritmico spezzato compie una mutazione graduale che lo porta ad una cassa dritta, verso la metà del disco, per poi ritornare di nuovo distorto.
La seconda traccia: Mescal degli Alter ego si presenta splendida e sinuosa, ricca di suoni elettronici e con una base ancora da “intro”,
a seguire gli Stereo MC, con Deep down e dirty, molto profonda ed allo stesso tempo carica d’energia ed acida.
In tutti i remix si è voluto dare, a mio avviso in maniera riuscitissima, un tocco elettronico molto deep, che dona a questo lavoro un velo molto mistico.
Dopo l’ottima versione di Geart failed dei St. Etienne arriva la cassa dritta con Slam e la sua Vision, un brano direi con base techno con utilizzo anche di inserti vocali di Dot Allison.
Il sesto e l’ottavo sono gli episodi che più mi piacciono di quest’album, ovvero: Force legato con System e Luke Slater con All Exhale.
Da urlo anche SixbySeven, con Eat Junk become Junk, ma non mi sentirei di sconsigliare alcuna traccia in quanto l’intero cd è godibilissimo.
Come parlar male infatti di ciò che segue, ovvero Howie B. con il breakbeat elettronico di Angels go bald too, o i Lali Puna, Calexico…e Texas.
Una sana navigata nell’elettronica, fà bene alla salute!
…dimenticavo, il favoloso packaging è stato curato da “the boo’s”

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