Ora ho veramente trovato il disco del 2003, pensavo infatti che Villalobos avesse lasciato il più bel segno dell’anno nella mia mente, ma da quando ho e ascolto questo capolavoro mi sono totalmente ricreduto.
Portable è un’artista sudafricano, di Città del Capo, ed incide per la Background records (Akufen, Baby Ford, Oliver Hacke ecc).
Il disco: Cycling è composto da 8 tracce di musica elettronica di una raffinatezza e di un’intelligenza senza paragoni. Lasciarsi trasportare da questo album è un’esperienza che consiglio a tutti, perchè credo vi potrà far capire il concetto di innovazione e di futuro della musica elettronica.
La maestria con cui Portable riesce ad amalgamare i suoni è eccezionale, un’album in cui si può capire benissimo quale era l’obiettivo finale, ovvero rappresentare musicalmente la sua terra nativa, le sue origini, ma far capire anche lo stato evolutivo in cui volgono.
L’output è sicuramente elettronico, con una splendida miscela soul ed afro, l’immersione nell’ascolto è totale, e riesce a farmi rifiorire un’immaginario apocalittico.
Immaginate tarzan che si cimenta in una giungla di cavi elettrici che emanano scintille di ogni tipo, o una scimmia indaffarata a lavorare su un modernissimo computer, ora commutate il classico rumore di sottobosco con questo suggestivo pathos tecnologico, unitelo alla potenza ed al fascino delle composizioni tribali….e ditemi che questo non è il più bel disco del 2003.
Lo ascolto per giornate intere senza che emani il minimo di pesantezza.
UNGA BUNGA A TUTTI!