Se non avessi assistito alla fantastica performance di “Tim Wright” al “Sonar 2004” probabilmente non avrei mai acquistato questo suo lavoro. Il fantastico potere della musica a volte è anche questo, una inusualissima combinazione di elementi, che ti porta a conoscere, o evitare dischi che magari potrebbero risultare autentici capolavori. Dopo aver ascoltato questo disco il pensiero infatti è caduto subito sull’idea che avrei potuto benissimo non aver nulla a che fare con questo artista e con la sua musica, ok stò vaneggiando se si pensa all’infinità di lavori che non ascolterò mai, ma il pensiero è reale.
“Tim Wright” compone questo album per la gloriosa “novamute” (Richie Hawtin, Cristian Vogel, Miss Kittin, Speedy J, Luke Slater ecc.) e lo fà con una padronanza stilistica e con delle idee che mi lasciano di stucco!
Conoscere così bene la techno da fonderla senza alcun ritegno, e senza sbagliare un colpo, di volta in volta con il reggae, il funk ed il jazz. Usare dei suoni avanguardistici, presi da un campionario electro/techno, e combinarli con ritmiche in alcuni casi ipnotiche, ma sempre molto scandite. Poi c’è il cantato, e quanti sono i produttori che hanno tentato invano di fondere voci con basi techno ottenendo loro malgrado risultati da cestinare.
Tim Wright con “Toastie Tailor” e “Juice Aleem” “Dick Blade”, e persino con il sassofono di “Raphael Ravenscroft” riesce a non sbagliare nulla, unendo il tutto a delle bellissime dinamiche da dancefloor.
11 tracce (di cui l’ultima nascosta), di ottimo livello, la techno proposta in una futuristica versione.
Da avere!
Tim Wright Thirst
- Label / NovaMute
- Catalog /
- Format /
- Released / 2004
- Style / Techno
- Rating / 5/101