Devo dire che la “trovata” delle 2 righe di presentazione che vi indicano “quando” ascoltare il disco…firmate da Ricardo Villalobos non mi è affatto piaciuta, poco stile, ma fortunatamente questo mio estremismo mentale è stato ripagato da tutti gli altri elementi che compongono il lavoro.
In questo cd, Thomas Melchior, approfondisce studia e porta all’estremo il concetto di loop legato alla tech house.
Produttore attivo dal 1993 per la Rephex del sommo Aphex Twin, aveva mosso i primi passi in campo elettronico con il progetto Vulva. Grande amico di un’altro mitico personaggio quale Baby Ford, vecchio paladino Acid House, è ora produttore per la rinomata Playhouse….giusto per darvi un pò di curriculum.
Atmosfere notturne che si espandono all’infinito grazie all’uso di instancabili loop che addolciscono il 4/4 suonato con una timbrica quasi electro, interventi vocali frammentati e venati di malinconia.
Se mai avete chiaro il concetto di dance mentale, non potreste fare esercizio migliore che ascoltare questo disco. Concettualmente vicino alle ballate trance della lontana Africa, ma con uno spirito molto più introspettivo, legato a filo doppio con una ritmica che sfrutta in maniera eccellente ipnotismo tribale e sarcasmo electro. Trovo profondamente intelligente trovare il giusto equilibrio tra dance e spiritualità, comporre un disco che tenda a produrre soltanto dei determinati stati d’animo, Thomas Melchior fà ciò con gran classe, sà emozionare senza farti fermare a riflettere. Gran disco!
Interessantissimo anche il 2° cd, che contiene 9 “vecchie” tracce di qualità invidiabile, prodotte tra gli altri insieme al sopracitato Baby Ford.
Estrema eleganza anche nel book del cd che si presenta anch’esso freddo ed elegante grazie al minimalismo delle sottili linee bianche, ed agli autunnali colori.
In questo cd, Thomas Melchior, approfondisce studia e porta all’estremo il concetto di loop legato alla tech house.
Produttore attivo dal 1993 per la Rephex del sommo Aphex Twin, aveva mosso i primi passi in campo elettronico con il progetto Vulva. Grande amico di un’altro mitico personaggio quale Baby Ford, vecchio paladino Acid House, è ora produttore per la rinomata Playhouse….giusto per darvi un pò di curriculum.
Atmosfere notturne che si espandono all’infinito grazie all’uso di instancabili loop che addolciscono il 4/4 suonato con una timbrica quasi electro, interventi vocali frammentati e venati di malinconia.
Se mai avete chiaro il concetto di dance mentale, non potreste fare esercizio migliore che ascoltare questo disco. Concettualmente vicino alle ballate trance della lontana Africa, ma con uno spirito molto più introspettivo, legato a filo doppio con una ritmica che sfrutta in maniera eccellente ipnotismo tribale e sarcasmo electro. Trovo profondamente intelligente trovare il giusto equilibrio tra dance e spiritualità, comporre un disco che tenda a produrre soltanto dei determinati stati d’animo, Thomas Melchior fà ciò con gran classe, sà emozionare senza farti fermare a riflettere. Gran disco!
Interessantissimo anche il 2° cd, che contiene 9 “vecchie” tracce di qualità invidiabile, prodotte tra gli altri insieme al sopracitato Baby Ford.
Estrema eleganza anche nel book del cd che si presenta anch’esso freddo ed elegante grazie al minimalismo delle sottili linee bianche, ed agli autunnali colori.