Marc Leclair in arte Akufen è chiamato a compilare l’ennesima compilation del club che stà affermandosi come epicentro assoluto del suono a Londra, il Fabric.
Le compilation del Fabric sono ormai un’istituzione, e, seppur uscendo con una frequenza a dir poco pressante, riescono a mantenere il livello qualitativo sempre dignitosissimo.
Forse questo è dato anche dal fatto che ogni uscita è un capitolo a sè, quindi non corre il rischio, come successo per altri altisonanti club, come il Ministry of Sound, di creare un suono sempre uguale che vada poi perdendosi per strada. Ce n’è per tutti i gusti, dall’elettronica alla drum and bass passando per minimal techno, house o breakbeat.
Nel capitolo numero 17 della serie Fabric è il suono minimale del canadese Akufen a farci sorridere, dj conosciutissimo per i suoi strabilianti live set, e per le sue produzioni sulla storica Fonce Inc, come per la Trapez o la Perlon records, mette insieme questo set ricchissimo di appeal, al limite del sexy direi, nel quale minimalismo elettronico e filtratissimi suoni funk convivono deliziosamente, sapientemente miscelati da Akufen. Quasi tutti gli artisti di nuova generazione sono chiamati in causa, da Matthew Dear a Cabanne, o agli ormai strasuonati Winghnomy Brothers and Robag Wruhme, o ancora i più famosi Matthew Herbert e Luciano, quì insieme a Serafin.
Una compilation pensata e concepita con il riuscitissimo intento di creare un suono che sappia farti ballare dall’inizio alla fine ma mai tralasciando qualità e sperimentazione, un minimalismo come già detto condito di funk, e da momenti ludici come Senor Coconut e la sua rivisitazione di Smoke on the water dei Deep Purple.
La techno minimale che và ancontro alla suà maturità stilistica, frammenti di ogni tipo assemblati con intelligenza stilistica, prendetevi questa imperdibile compilation e ballatela fino a consumarla!
Le compilation del Fabric sono ormai un’istituzione, e, seppur uscendo con una frequenza a dir poco pressante, riescono a mantenere il livello qualitativo sempre dignitosissimo.
Forse questo è dato anche dal fatto che ogni uscita è un capitolo a sè, quindi non corre il rischio, come successo per altri altisonanti club, come il Ministry of Sound, di creare un suono sempre uguale che vada poi perdendosi per strada. Ce n’è per tutti i gusti, dall’elettronica alla drum and bass passando per minimal techno, house o breakbeat.
Nel capitolo numero 17 della serie Fabric è il suono minimale del canadese Akufen a farci sorridere, dj conosciutissimo per i suoi strabilianti live set, e per le sue produzioni sulla storica Fonce Inc, come per la Trapez o la Perlon records, mette insieme questo set ricchissimo di appeal, al limite del sexy direi, nel quale minimalismo elettronico e filtratissimi suoni funk convivono deliziosamente, sapientemente miscelati da Akufen. Quasi tutti gli artisti di nuova generazione sono chiamati in causa, da Matthew Dear a Cabanne, o agli ormai strasuonati Winghnomy Brothers and Robag Wruhme, o ancora i più famosi Matthew Herbert e Luciano, quì insieme a Serafin.
Una compilation pensata e concepita con il riuscitissimo intento di creare un suono che sappia farti ballare dall’inizio alla fine ma mai tralasciando qualità e sperimentazione, un minimalismo come già detto condito di funk, e da momenti ludici come Senor Coconut e la sua rivisitazione di Smoke on the water dei Deep Purple.
La techno minimale che và ancontro alla suà maturità stilistica, frammenti di ogni tipo assemblati con intelligenza stilistica, prendetevi questa imperdibile compilation e ballatela fino a consumarla!