Numero 14 in catalogo per la Expanding è l’album di Holkham, artista che da quanto apprendo è cresciuto studiando in un’istituto d’arte, e concentrandosi sulla creazione di opere multimediali ed installazioni sonore. Rimanendo fedele alla filosofia di questa meravigliosa label, Holkham rifugia le sue creazioni in un’angolo ancora più oscuro dell’elettronica, soffermando la sua attenzione su binari acustici che catapultano l’utente in un’angoscia controllata ed allo stesso tempo piacevole.
Il vento che soffia freddo sulle spiagge della costa inglese, l’orizzonte sfocato e colori tipicamente autunnali ti appaiono in uno stato di trance musicale. Mi ricorda alcune vecche produzioni notturne su Microlux od Electrolux e quell’intimità che si riesce a raggiungere grazie a queste rarefatte tematiche. Le 16 tracce che compongono l’album potrebbero in realtà far parte di un live concepito sulla una equilibrata linea sonora, le influenze sono molteplici, dal glich al dub, ma sempre seguendo canoni minimalisti, le aperture e le melodie virano invece su stili classici utilizzando campioni di piano e di organo, le fragilissime strutture ritmiche ben si prestano alle gentili atmosfere.
Se pensate che l’inverno in fondo sia una grande stagione, se vi piace isolarvi nell’ascolto di musica elettronica di qualità non potete esimervi dall’acquisto, buon ascolto.