La difficile operazione di realizzare cover di alcuni tra gli innumerevoli brani di David Bowie viene presa per mano dalla Rapster records, spalla della !K7 autrice di numerose collane di assoluto spessore come l’arci nota “The King Of…”.

Operazione pienamente riuscita, specialmente se pensiamo alla delicatezza della questione.
Grandioso il remake di “Magic Dance” ad opera di Kelley Polar, la stella inquieta della Environ records infatti costruisce una solidissima base electro e, miracolo, fa ricantare in italiano il brano, dieci e lode!

Altra grandissima interpretazione è sicuramente quella di Carl Craig, che abbandona gli stilemi techno per avventurarsi in una rilettura a cavallo tra rock, punk ed electro di “Looking For Water”. Non vanno per il sottile neanche i “The emperor machine” con una versione tutta chitarra, basso e dinamiche disco di “Repetition”.

Particolare la presenza, tra i remixer, di Matthew Dear, ad ulteriore dimostrazione di quanto la figura di David Bowie sia stata determinante negli ascolti di musicisti di varia estrazione. Dear ci regala una solenne ed atmosferica rilettura di “Sound & Vision”, suonando una base ancestrale ricca di pathos e vigore.

Il disco, vi assicuriamo, è di qualità assolutamente sopra la media in tutte le versioni dei brani, quindi tralasciamo volutamente l’analisi degli altri brani scuotendovi soltanto l’appetito con qualche altro nome come Joakim, Susumu Yokota, Drew Brown ed altri ancora.
Un ottima occasione per associare il “Duca Bianco” alle più disparate fantasie musicali.