L’oscuro lavoro di Wolfgang Voigt, curriculum secolare con produzioni che nel corso degli anni hanno spaziato negli angoli più impervi della musica elettronica, basti pensare che parliamo di brani prodotti per label come la storica Force Inc, l’altrettanto lusinghiera Mille Plateaux, la personalissima Studio 1, fino ad approdare in quella che resta pur sempre una solida realtà, ovvero la Kompakt records.
Kompakt ormai lanciatissima sotto il profilo del marketing, un fiuto irreprensibile per le novità discografiche come un’altrettanto felina conoscenza delle regole di mercato che stanno alimentando il bacino produttivo della musica elettronica. Ed infatti non possiamo non associare il recente interessamento da parte dei media a tutto il filone ora definito “dub techno” a questa iniziativa comunque sia assolutamente gradita.
Parliamo della musica concepita da Voigt sotto pseudonimo Gas, di 4 seminali album che hanno segnato tutta una schiera di produttori a venire.
Gas, Zauberberg, Konigsforst e Pop i titoli di questo che è stato un impegno di notevolissima portata nello studio e nella sperimentazione su musica prevalentemente di matrice ambient.
Quattro derive temporali nelle quali il suono d’ambiente è stato stravolto ed addizionato di elementi fuori fuoco come una cassa 4/4, o ancora dei giri di piano house opportunamente passati al setaccio.
Album con il comune denominatore puntato sull’atmosfera, uno sfocato spaccato sonoro perso nelle nebbie, perso in una serie di composizioni tutte flashback, colti riferimenti ad artisti come Maurizio o più propriamente all’Aphex Twin di “Selected Ambient Works 85-92” ma soprattutto molta farina del proprio sacco.
L’occasione è quindi ghiottissima, i 4 dischi racchiusi in un’elegantissimo cofanetto in cartone con stampa in rilievo, l’unico punto in sfavore è la mancanza della traccia che dà il titolo alla raccolta: “Nah und Fern” appunto, un inedito di straordinaria bellezza contenuto soltanto nell’edizione in vinile, che, comunque sia, contiene “soltanto” 4 tracce, tra cui 3 re-edit di brani contenuti nei vari dischi. Nell’incertezza il nostro consiglio è chiaramente: doppia copia.