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Album Reviews /

The Exaltics Invasion

  • Label / Transient Force
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / sep 2008
  • Style / ,
  • Rating /
    10/101
The Exaltics

I misteriosi The Exaltics escono finalmente dal loro limbo per approdare con un album stupefacente sull’interessantissima label Transient Force.
Questi straordinari produttori si sono fatti vivi per la prima volta sdoganando un insolito supporto come la pen drive. Il loro album di esordio dal titolo “10 million light years”, infatti, è stato venduto soltanto online, a bordo di una pen drive usb totalmente customizzata.

Iniziamo dicendo che la cosa ovviamente più interessante del progetto è da subito apparsa la musica. A prescindere quindi dalla grafica sempre superlativa e curata nei minimi dettagli di tutti i prodotti apparsi sulla loro personale label “Solar one music” (siti internet compresi) quel che è balzato prepotentemente è il sound proposto da questi fin ora sconosciuti produttori.

Gli Exaltics si muovono in territori dark electro di chiara matrice Drexciyana, assemblando brani di una bellezza da lasciar stupito l’ascoltatore. Ottimo tutto il parco sonoro proposto, fondato sugli stessi principi di liquidità e malleabilità proposti in tempi non sospetti dall’originario duo di Detroit. Musica con una storia che si racconta tramite melodie impegnate e ritmiche sofisticatissime.

Non è da meno questo nuovo lavoro che si compone di 16 tracce delle quali ci è praticamente impossibile trovarne una priva di fascino. Un album strutturatissimo a partire dalla dinamica stessa che parte in sordina con tracce meditative ed assolutamente riuscite come “Maschine Room”, “Return to Solaris” e “The Passenger” per poi cedere all’assalto ritmico di “The Truth”.

Ogni passaggio dell’album arriva a definirsi, in dettaglio, in una storia a sé, musica nella quale l’immaginario percorre strade sempre diverse, una proiezione surreale di città futuriste avvolte dalle nebbie. Territori fantastici che potrebbero assumere tranquillamente i connotati della colonna sonora di un moderno Blade Runner.
Né è chiaro esempio la traccia “Episode of an Exaltic warrior”, o ancora la stupenda “Dark Creatures”, texture ambient sovrastate da un apparato sonoro straordinariamente futuristico.

Con il passare dei minuti il lavoro muta la sua natura ritmica senza mai però abbandonare una ricerca sonora atta a creare un parallelismo all’attuale visione del mondo. Un’esagerazione, senz’altro, ma che può farvi capire il grado di astrazione necessaria per immedesimarvi alla perfezione in un lavoro di tale portata.

”Molecular Dissection” può riassumere un po’ quella che descriviamo come mutazione. Una traccia che inscatola tutto ciò che manca al finto minimalismo mediatico al quale siamo stati sottoposti. Un avamposto techno che cova evoluzione, distilla suoni e proietta la mente verso l’ignoto.

The Exaltics ci offrono questo squarcio di futuro al quale siamo chiamati a rispondere.
Non solo un disco ma un mondo a sé.