Torniamo in Francia per parlare di nuovo del ritorno infuocato di Alexandre Gand (Le Syndicat Electronique), dopo avervi infatti proposto il suo lavoro sotto pseudonimo Ubi Edo passiamo ora ad occuparci di una trilogia electro denominata “Chant”. Dopo aver fatto perdere le tracce per circa 4 anni, Gand ha deciso di rimediare del tempo “perso” pubblicando una serie di lavori dalla fattura invidiabile. A capo ora di una nuova label (che da quanto apprendiamo sul web è la naturale evoluzione della grandiosa Invasion Planète Recordings) veniamo sommersi con sommo piacere da 4 album pubblicati nell’arco di pochissimi mesi, dalla tiratura di 100 copie, che vi consigliamo assolutamente di far vostre.
In questa serie di 3 cd pubblicati singolarmente, rilegati e numerati a mano, troviamo un excursus in ambienti electro totalmente free, dove il linguaggio delle macchine analogiche viene utilizzato per narrare (o per meglio dire per sonorizzare) storie multiformi che assumono un’andatura dinamica ricca di sfumature.
Ascoltando per intero i lavori in questione appare evidente come l’essere un musicista elettronico oggi non deve più significare ancorarsi dentro un canale comunicativo cercando di esplorarlo fino in fondo, ma sperimentare le infinite capacità espressive che i mezzi a disposizione possono darti per tramutare in suono una visione molto più ampia e globale.
Gand non si pone infatti limite alcuno, sperimentando in continuazione e proponendo delle soluzioni sonore che assumono di volta in volta sembianze differenti. Nel suo percorso riesce a citare l’ambient più dark ed oscura come una forma di techno analogica a basso voltaggio. La sua maestria sul lato melodico lo spinge ad affrontare in diversi frangenti delle visioni cosmiche associate quasi sempre ad intricate ritmiche programmate alla perfezione.
Sembrerà banale, ma questi quattro anni fuori dalle scene sembrano aver rinforzato la creatività di questo artista che oltre tutto ha saputo dosare in maniera perfetta i tempi d’azione, diventando un cult underground con le sue produzioni per la Invasion Planate e tornando con maestria fuori dal comune in questo nuovo progetto.
I suoi dischi sono gemme preziose, lavori da possedere e conservare gelosamente, musica che segna importanti capitoli del genere elettronico rafforzando un credo che ha sempre più bisogno di proseliti.