Craig Morrison e Graeme Reedie sono due artisti scozzesi che non hanno mai fatto mistero della loro fede house, creando, con il loro moniker Silicon Soul, il perfetto suono deep house di stampo europeo.
Questo, che porta il loro nome, è il quarto album prodotto in poco più di 10 anni di attività, ed è senza dubbio un ulteriore conferma dello stato di grazia che da sempre accompagna la loro musica.
Ex puristi dell’analogico, tornano ora in studio sperimentando quello che la tecnologia digitale ha saputo mettere in gioco, sfruttando al massimo la potenzialità dei software per continuare quel gioco fatto di profonde emozioni che era rimasto fin’ora legato alle macchine.
Silicone Soul è un album eterno, un disco che stupisce per intensità emotiva pur non rischiando nulla, è l’house fatta materia da chi del verbo si è sempre nutrito.
I brani sono un continuo andirivieni di accordi di basso, chitarra e piano, immersi in un mare d’elettronica e sorretti sempre da una struttura 4/4 dall’inconfondibile timbro deep.
“Call Of The Dub” è un treno che sa come travolgere, un mood tutto frenate e ripartenze a strappo che trova poi bilanciamento perfetto in un veloce giro di synth che non lascia superstiti sulla via. La traccia d’apertura, “Koko’s Song” dedicata ad un loro fan prematuramente scomparso è emozione pura che scorre lungo le corde di una chitarra e pervasa da una lunga suite notturna.
“Dust Ballad 2” è la tipica progressione britannica tutta tunnel claustrofobici ed energia soppressa.
“Hurt People Hurt People” punta il dito in alto, esce allo scoperto e vola diretta in Africa, dove ad attenderla c’è soltanto il ritmo e la consapevolezza che l’house è qualcosa che ti parte da dentro.
Tutto questo i Silicone Soul lo sanno bene, loro sono dei profeti del sentimento, e non lesinano certo nel fornire tutte le loro energie, come in “Seasons Of Wierd”, traccia balearic che marchierà sicuramente a fuoco i tramonti ibizenchi di questa estate che non poteva avere accoglienza migliore.
Riconoscersi in pieno nell’house music non è mai stato semplice, è qualcosa che si deve avere dentro, è un senso di appartenenza che scatta nel momento esatto in cui dal cuore parte quella fitta che vi permette di amare senza riserve un suono.
Questo disco, come tutta la discografia dei Silicon Soul, può accendere il fuoco dentro di voi.