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Album Reviews /

Kreng L’Autopsie Phenomenale De Dieu

Kreng

“Treny” di “Jacaszek” è stato uno dei migliori dischi del 2008 ed ha lottato non poco contro altre incantevoli perle sonore pubblicate dalla Miasmah per aggiudicarsi questo “scettro”.
Ora, il tempo passa, e la Miasmah diventa sempre più sorprendente e decisa a proseguire il suo corso in maniera assolutamente brillante, raccontando storie con la musica, dipingendo scenari sempre imbevuti di quel mood malinconico e drammatico.

Qui c’è di mezzo la morte, il sangue e le lacrime di dolore, forse non è tempo e forse non ce n’è neanche voglia, ma la realtà è più sorprendente della musica stessa, e questo è un disco che difficilmente riuscirete a togliere dal vostro lettore.

“L’Autopsie Phénoménale De Dieu” è un corpo disteso ancora in vita, in uno di quegli attimi che precedono il nulla che nessuno potrà mai raccontare, un momento che solo la fantasia può descrivere, e quella di “Pepijn Caudronu” in arte Kreng sembra essere una lucida quanto quanto paurosa memoria visiva che trasmette il suo messaggio per mezzo della musica.

Brani brevi lungo i quali si snodano certezze di piano, campionamenti, soluzioni percussive estreme ed improvvise e lugubri interludi vocali che rendono la questione quanto mai vera.
Questo è un disco per quanti amano distrarsi ogni volta in un viaggio diverso, e soprattutto per chi è pronto a spingersi oltre con la propria immaginazione. Qui c’è d’aver paura, questa è poesia per lettori che nulla temono, questa è musica che naviga in luoghi dove solo pochi hanno il coraggio di osare.

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