Prova di cuore questa del duo formato da Tobias Schmid e Niko Tzoukmanis, che, dopo alcune uscite che hanno fatto da rodaggio ad un suono man mano sempre più maturo, si trovano ora ad uscire con un album bello quanto evocativo. Frutto tanto di passione quanto di dedizione ed impegno verso una ricerca mai fine a se stessa che ha condotto questi 2 artisti alla scoperta di un personale suono che entra diretto nell’olimpo techno passando attraverso corridoi electro ed un estetica dub pungente e raffinata.

Nelle 12 composizioni che caratterizzano quest’album ci troviamo di fronte ad un architettura deep avvolta dalle nebbie, un luogo nel quale gli Audision sperimentano le loro fughe ritmiche ed i loro accordi analogici. Brani pensati per il dancefloor, ma pur sempre mantenendo un estetica votata all’ascolto. Grandi giri melodici e corone d’archi come in un sunto iridescente del suono barocco di fine millennio, intriganti incursioni glich a rifinire i dettagli, sculture di suono che non lasciano nulla al caso. Questo oggi è sinonimo di grande musica ed in questo album ci troviamo di fronte a musica dannatamente dolce e sensuale.

In ogni traccia potremmo trovare particolari dettagli da descrivere, magiche intuizioni o pura casualità che dà luce ad accordi favolosi. Ci limiteremo a consigliarvi la traccia di chiusura, “Forty One Spalding”, un fantastico posto nel quale ritrovare in piccole dosi tutte le qualità che questo disco emana. Una naturale espressione della musica elettronica, un covo ancora puro, fitto d’emozioni.