Alla parigina Circus Company si celebrano i dieci anni con questo doppio cd di materiale inedito, in cui trovano posto (con più tracce ciascuno) artisti fondatori legati all’etichetta dall’inizio quali Ark, Dave Aju, i co-proprietari Noze e Sety, insieme ad artisti aggiuntisi nel corso degli anni come My My, dOP, Guillaume & The Coutu Dumonts. Ventidue tracce in cui sonorità di matrice house vengono declinate nei modi più diversi e avventurosi.
Se il primo cd, denominato “Snuggle”, si sofferma su esperimenti rivolti maggiormente ad un ascolto domestico, il secondo cd “Slap” presenta dieci tracce di ipnotica deep-house.
La magia e la seduzione della raccolta si percepiscono già dai suoni liquidi, sospesi nel vuoto, dell’iniziale “Back To Sleep Back” di Ark, dalle divagazioni jazz dei dOP vocalizzate da Dave Aju, dalle visioni aeree dei grandiosi My My. Stile personale, al solito, per Dave Aju così come sempre ispirati ed eccentrici i Noze, prima con i bizzarri suoni gitani di “Drums”, poi a chiusura del primo cd con un pezzo per piano e voce del solo Ezechiel Pailhes.
Un titolo come “Waltz Jazz”, una sorta di stralunato jazz d’atmosfera, è emblematico in questo senso per capire quale sia il materiale contenuto in questo primo cd e quali siano gli strani abbinamenti sonori. Non è un caso che ne sia autore Nicolas Jaar, uno dei produttori emergenti più quotati in circolazione. Legato al giro Wolf +Lamb, Jaar si conferma nel secondo cd con “Love Teacher” produttore privo di schemi anche grazie alla giovane età (non ancora nemmeno ventenne), e continua in qualche modo la tradizione artistica di famiglia. Il padre (che ha incoraggiato non poco l’inclinazione “elettronica” del giovane Nicolas) è infatti Alfredo Jaar, artista cileno noto per aver tappezzato, giusto l’anno scorso di questi tempi, i muri di Milano con interrogativi sul valore della cultura al giorno d’oggi.
Si dimostrano infallibili, nelle tracce contenute in entrambi i cd (e questo fa ben sperare per i loro album in arrivo su Circus Company nel 2010), anche i dOP e soprattutto Guillaume & The Coutu Dumonts: un orecchio rivolto al dancefloor in “Peneloppe”, un orecchio rivolto al cuore nella notturna “Odyssee”.
Guillaume contribuisce inoltre insieme a Oleg Poliakov (sotto il nome di Destination Danger) con “Du Rifili Au Katanga”, una delle tracce più intriganti dell’intera raccolta, sospesa nella sua indolenza generata da pigri ritmi deep-house.
Eccellenti anche i contributi forniti dalla rilassata house di Sety in “Le Bourbon”, dai suoni afro di Le K, dalle contaminazione house-funk di Oleg Poliakov, ma soprattutto da Andreas Werner, qui presente con il progetto Audio Werner. “Bakshi”, con la sua psichedelica jazzata in crescendo, è sicuramente uno dei momenti migliori dell’intera raccolta: una sintesi in perfetto equilibrio tra jazz e deep-house.
Ottima raccolta, dunque, per la Circus Company che si conferma un’etichetta coraggiosa e aperta a contaminazioni diverse con uno stile dai confini (più o meno) definiti tra house, jazz e funk, senza alcuna paura di osare e spingersi avanti, come questo doppio cd, appunto, dimostra.