Lo Svedese Benny Jonas Nilsen ci regala l’ennesimo album per la Touch, e questa volta assembla una serie di field recordings registrati tra il 2008 ed il 2009 in svariati paesi del mondo.
Un lavoro come al solito di cesello, limando fin quasi a far scomparire i vari suoni prodotti da strumenti quali organo, viola e chitarra acustica. Un estetica longilinea ed ipnotica che entra nella pelle facendosi strato.
La sua è voglia di raccontare questa città invisibile attraverso un lungo sguardo indagatore, una sonda lasciata libera di vagare nei vicoli, negli antri e nella desolazione.
Bj Nilsen è maestro in questo, compone musica d’ascolto suddividendo le suite in ampie sezioni pregne d’atmosfera, riempite man mano di elementi, registrazioni, suoni. Anche in questo album il silenzio prende vita, portando in superficie i tic meno percepibili di una città vissuta nella notte.
Un soundtrack perfetto per i vostri sogni oscuri, che vi porterà a ragionare sul dettaglio, spingendo la vostra immaginazione verso luoghi che normalmente non avrete modo di “visitare”.
L’eccesso eliminato in ogni sua forma, rimane l’essenza delle cose, un vitale gorgoglìo alimentato da strumenti nobili e processato insieme a registrazioni naturali ed orpelli elettronici levigati.
Un punto d’indagine che non trascura nulla, dai motori di automezzi allo scampanellio lontano di chissà quale fonte. La città offre spunti inverosimili se attraversata nella notte, tutto prende vita e forma diventando se così si può dire alieno ed alienante.
Nella sua ciclica composta e multiforme, Bj Nilsen ci fa riscoprire il piacere dell’ascolto.