Se consideriamo che un’etichetta come la InFiné ha già prodotto, nel corso di quest’anno, gli album di Aufgang, Danton Eeprom, Clara Moto, Arandel e, nell’attesa del terzo album dell”enfant prodige’ Francesco Tristano, sfodera un debutto eccellente come questo di Bachar Mar-Khalifé, non possiamo che inchinarci di fronte alla varietà e alla qualità fin qui mostrate.
“Oil Slick” è un album interessante, un album che pone in evidenza (e non poteva essere altrimenti) pianoforte e percussioni, ossia gli strumenti suonati da Bachar, e si muove abilmente tra jazz, world music ed elettronica.
Un lavoro di una bellezza straordinaria caratterizzato da un coraggio non comune che, in appena sei tracce, riesce a costruire e sintetizzare un universo musicale.
“Progeria” apre l’album come una scheggia impazzita, posta in apertura quasi a dimostrare che “Oil Slick” sarà un viaggio al di fuori di ogni schema prevedibile.
L’intensità di “Distance”, vertice e capolavoro assoluto dell’album, brilla per ispirazione e profondità: tre minuti di estasi contemplativa che esplodono improvvisamente per creare una melodia malinconica sulla quale Bachar intona i suoi versi. Una traccia che narra di amori proibiti, che profuma di jazz quanto di mondi lontani e che ha il pregio di introdurre un altro piccolo gioiello, “Around The Lamp”, dove pochi accordi di pianoforte sono sufficienti a sorreggere un duetto da brividi tra Bachar e la voce sussurrata della palestinese Lita Jana.
“Marée Noire” (l’equivalente francese di “Oil Slick”) cambia registro ed è l’unico esperimento non riuscito completamente in cui un’inquietante voce filtrata recita una lettera d’amore immaginaria in un’atmosfera cupa e poco confortevole.
“Democratia” è, musicalmente, un viaggio attraverso la musica tradizionale araba, nonchè un duro attacco politico nel quale Mar-Khalifé elenca i nomi di alcuni prigionieri politici finiti in carcere per aver combattuto per la libertà.
Chiude l’album l’esperimento per sole percussioni di “NTFntf”.
“Oil Slick” è un lavoro che rispecchia la vera essenza di un artista alla ricerca di nuove possibilità di espressione dimostrando trasparenza e autenticità.
“Oil Slick” è una sintesi tra passato e modernità, un percorso interiore che scava nel profondo alla ricerca delle proprie radici, per tracciare il futuro: un viaggio che è appena cominciato ma sta già dando i primi frutti.