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Album Reviews /

Blastromen Human Beyond

  • Label / Dominance Electricity
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Oct 2010
  • Style /
  • Rating /
    9/101
Blastromen - Human Beyond

Prove tecniche di Tron prima e meglio di Tron, in Finlandia il futuro se lo costruiscono da soli.
Blastromen è la sigla di questo misterioso duo scandinavo affascinato dalle atmosfere fantascientifiche tipiche dell’estetica electro. A portarcene notizia la Dominance Records, epicentro analogico situato in quel di Dessau, Germania.

Human Beyond è il primo lungometraggio del duo, e segue a mitra spiegati i primi due ep pubblicati per la X0X Records, chiudendo il cerchio dopo un rodaggio servito ad affinare ogni aspetto produttivo e legato all’ immagine. E’ per questo che sin dalla cover dell’album, è esplicito un progetto che tende a trasportarci con la mente in un futuro ancora lontano abitato da androidi in un contesto urbano fatto di metallo ed accecanti neon.

La musica è comunque il corpo infuocato del progetto, e si lega indissolubile alla dottrina analogica sciorinata negli anni dagli adepti electro sparsi nel pianeta, ovvero quella dei manipolatori di macchine, moderni alchimisti rapiti dalle valvole, dalle batterie elettroniche e dai sintetizzatori, autentici nerd alla ricerca della melodia perfetta e del suono più oscuro, ingegneri del suono che progettano architetture complesse nelle quali far coesistere con matematica armonia differenti ed innumerevoli sezioni tagliate accertandosi di operare sempre con originalità e precisione.

Riesce tutto alla meraviglia, nelle tenebre infestate di bassline e correnti d’aria sintetiche. Una battaglia che si svolge in un ipotetica città di un anno lontano nel tempo, tra gelidi venti che si scontrano illuminando il cielo a giorno e regalandoci una colonna sonora profonda e descrittiva come sa essere il racconto di qualcuno che ha visto il futuro.

Un album che fa ampio utilizzo del vocoder, quasi a voler robotizzare ulteriormente un ossatura già di per sé appartenente a queste macchine elettriche dotate di cuore e cervello.

Una musica che deve molto anche all’insegnamento dell’electrofunk dei primi anni ’80, sono diversi infatti i momenti nei quali tra basso ed oscillazioni plastiche si raggiunge quello status retrò figlio proprio di quegli esperimenti tutti americani che hanno segnato schiere di artisti in tutto il pianeta, infondendo inoltre una ricerca ritmica esasperata, qui rappresentata al meglio da disegni di drum machine sempre intricatissimi che però non relegano il tutto ad una narrativa difficile, bensì manifestandosi come eleganti scansioni che tracciano sinuose morbide linee nell’orizzonte.

Human Beyond ha un altro tratto distintivo portante, quello di catturarti in un vortice di potenza che con il passare dei minuti diventa sempre più pressante e veloce, assorbendo completamente l’ascoltatore che si troverà quindi catapultato nel centro del racconto fin quando le macchine non cessano il loro faticoso lavoro.

Se fate un giro sul sito dei Blastromen potrete capire anche la portata del loro liveset attraverso foto e video che documentano in maniera impeccabile la potenza espressiva di due artisti già scaraventati alla fine del terzo millennio.

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