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Album Reviews /

Biodub Reisegefahrte

  • Label / Ki Records
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Mar 2011
  • Style /
  • Rating /
    7/101
Biodub

Primo album per l’etichetta di Colonia affidato al produttore e musicista tedesco Biodub, noto anche per le pubblicazioni a nome Path e per l’esperienza come batterista della band strumentale Noetics.
Un album il cui suono organico ruota attorno alle intuizioni di etichette seminali quali Basic Channel, pur senza disdegnare riferimenti al suono minimal delle ultime stagioni: sonorità techno dubbate prossime all’ambient contaminate con innesti di strumenti acustici e leggere e sporadiche iniezioni industrial, essenzialmente di facciata. Modulazioni subacquee, ambienti propulsivi e panorami musicali meditativi e atmosferici sono gli ingredienti base di un lavoro affascinante e a tratti illuminante: “Reisegefahrte” è quel che si dice una piacevole sorpresa.

Il messaggio è recepito e ben evidente sin dall’iniziale minimal dub di “Barracuda”, presentazione dell’album che prosegue con le sub-frequenze dei bassi di “Subsurfing” (titolo azzecatissimo).
“Dead River” è un altro numero di dub techno con echi, “Reminder” suona liquida e pulsante con richiami quasi industrial in sottofondo. “Subsistence” mostra un incedere piuttosto sostenuto contrapposto ad interessanti rielaborazioni notturne in sottofondo che proseguono nelle ambientazioni futuristiche di “This One”, accomunata dagli stessi bassi minacciosi che caratterizzano “Palmskin”. “Massive Central” sposta di poco il tiro adottando una struttura ritmica diversa da quanto ascoltato in precedenza, che scava in profondità e sfodera un giro di basso dub di grande impatto. Chiude la title-track “Reisegefahrte” che sintetizza la scaletta in una sorta di accelerazione ambient.

Suoni profondi e dilatati, proiettati a creare atmosfere liquide sempre con una certa tensione emotiva di fondo. Musica astratta che ben si presta a libere interpretazioni e ad intensi viaggi astrali.
L’artwork curato e la bella foto di copertina di Amélie Kai non fanno che rendere il tutto maggiormente appetibile.

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