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Album Reviews /

John Tejada Parabolas

  • Label / Kompakt
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Jun 2010
  • Style / ,
  • Rating /
    8/101
Parabolas

John Tejada può vantare un curriculum di tutto rispetto in ambito elettronico con numerose uscite su etichette diverse, non ultima la sua Palette, pubblicate nel corso della sua carriera ultradecennale.
“Parabolas”, nono album in studio, segna il debutto del produttore californiano per la Kompakt.

Il singolo “Unstable Condition” aveva lasciato intuire la possibilità di un buon album, come infatti “Parabolas” si rivela. Ma, con tutta probabilità, l’album dimostra di essere persino superiore alle aspettative.
“Unstable Condition”, qui contenuta, è il vertice assoluto dell’intero lavoro e possiede il merito di suonare nello stesso tempo avvincente e potente, nonostante il debito nei confronti di Orbital, in parte di Aphex Twin e, più in generale, di sonorità di certa elettronica di inizio anni novanta sia tangibile e ben evidente.

Ma l’album vive anche di trovate e spunti interessanti pur conservando un’unità di fondo e di intenti. “Parabolas” riesce nel non facile compito di sviluppare a dovere determinati suoni incastrandoli abilmente in solide costruzioni geometriche dalle forme diverse e costantemente in evoluzione, in grado di suonare ogni volta diverse e di creare atmosfere avveniristiche. Un unico tema, se volete, che viene sviluppato in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue sfaccettature, in tutte le direzioni con risultati brillanti e convincenti.
Idee che trovano compimento e piena realizzazione in brani come “Mechanized World”, che mescola un insieme di citazioni che arriva fino a sfiorare i Kraftwerk (la cui allusione appare chiara sin dal titolo) e rappresenta uno dei momenti migliori insieme agli incastri sonori di “Subdivided”, le mirabili visioni aeree di “A Flexible Plan” e le astrazioni di “The Living Night” (già edita su ep).
“Unstable Condition”, posta quasi ad attuazione del percorso, rappresenta la vetta da cui ha inizio la parabola conclusiva affidata ai volteggi eterei di “Hollow Hemispheres” e ad un labirinto chiamato “Uncertain End”, che rievoca gli Autechre più malleabili e melodici.

“Parabolas” è un viaggio affascinante e piacevole che vale la pena compiere e potrebbe rivelarsi, addirittura, come una delle sorprese dell’anno.

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