Autori di alcuni album a partire dal debutto datato 2003, contraddistinti da rari rapporti con la stampa specializzata e poche e selezionate esibizioni live, dopo il passaggio alla formazione a tre dello scorso anno Marconi Union pubblicano ora il nuovo lavoro “Beautifully Falling Part: Ambient Transmission Vol. 1”, ispirato come già accaduto in passato dalle arti visive: il concetto legato al nuovo album è il rapporto tra la serena beatitudine di un’immagine e la dura realtà che si cela dietro la stessa, ovvero lo sforzo di comprendere e riconoscere quanto di bello possa nascondersi dietro all’apparente asprezza di facciata.
Come sottolineato dal titolo, il nuovo album si pone come l’inizio di una serie di volumi dedicata a sonorità ambient e continua la collaborazione con l’artista Colin Lawson, ovvero colui che ha creato i visual che hanno caratterizzato i live, immersi nell’oscurità in quasi totale assenza di luce, il quale, dopo aver pubblicato un libro contenente immagini ispirate dal precedente album “A Lost Connection”, ripeterà l’esperimento nel nuovo libro intitolato appunto “Beautifully Falling Apart”.
“Breathing Retake” apre l’album e risulta da subito affascinante, glaciale, atmosferica e sinistra, una pagina ambient di grande spessore e raffinatezza.
“A Slow Collapse” è un risveglio dei sensi, una breve pausa (non a caso il brano dalla durata minore), quasi una sorta di intermezzo tra “Breathing Retake” e i quattro restanti episodi, che si aprono con “Blue Collar Parade”. Difficile parlare di vertice in un’opera talmente compatta e uniforme, ma “Blue Collar Parade” rasenta la perfezione tra aperture ambient, fraseggi lirici introspettivi e una tensione emotiva latente.
“Losing The Light” rallenta ulteriormente e disegna estatici paesaggi campestri con delicati tocchi a tinte pastello che proseguono nei suoni liquidi di “Beautifully Falling Apart”, forse il momento più sperimentale e concettuale dell’intero album. Album che trova nelle astrazioni siderali di “A Shower Of Sparks” la degna conclusione.
Un alone di mistero, unito a suggestione e incantesimo, pervade l’intero album e ne detta l’atmosfera sfuggente, ma non effimera, lasciando una sensazione di pace e apparente quiete.
L’attenzione meticolosa ai suoni e la cura dei dettagli non fanno che apportare ulteriore sostanza alla musica riflessiva e meditativa di Marconi Union.