Graham Baxter e Kosta Megalos hanno ricavato il curioso nome del loro progetto, dietro prezioso suggerimento dell’ineguagliabile Ben Watt, da una loro canzone, peraltro mai pubblicata. Ed è stato lo stesso Ben Watt, certo non l’ultimo arrivato e già per anni figura di primo piano nel panorama pop internazionale, il fulcro fondamentale nella loro evoluzione musicale, colui che ha suggerito l’introduzione della voce e del cantato nella loro musica.
Intuizione brillante, dato che una buona parte dell’appeal della proposta del duo greco-irlandese (ma residente in Canada) deriva proprio dalla voce di Baxter, oltre che dalle ‘cure’ in fase di produzione di Ewan Pearson, Fred Everything e The Revenge.
L’approccio di Flowers And Sea Creatures è leggero, raffinato, con una spiccata propensione per la melodia e un’inclinazione evidente per le sonorità acustiche, il synth pop e, seppur in maniera minore, per la musica da club. D’altronde, il loro è un amore dichiarato sia per le chitarre acustiche che per la musica elettronica, e la fusione di tutto questo è in sintesi quello che ritroviamo nell’album.
Una netta preferenza per la forma canzone genera l’apertura acustica di “Pale Complexion” che prosegue negli scarni accordi di chitarra di “Kingdom Of Los Angeles”, il cui cantato intimista e malinconico e lo slancio elettronico in crescendo nel finale introduce “Passengers”, caratterizzata da indelebili ombre anni ottanta.
“The Sitting Room” porta con sè il piglio deciso del brano classico che, romantico e sufficientemente enfatico, trova l’equilibrio perfetto tra calore e pattern elettronici.
Cosa dire poi di una traccia intitolata esattamente come il nostro sito? “Electronique” ha il dono singolare e non facile di sprigionare analoghi riflessi estatici tra le mura domestiche così come quelle di un club, talmente lineare ed elegante, avvolta tra profondità e aggraziati echi dance.
“Flowers And Sea Creatures” trasmette una serena beatitudine grazie ad un approccio vellutato, un tocco leggero eppure profondamente incisivo. Forse, in questo debutto sorprendente, abbiamo trovato i nuovi Junior Boys.