Ci eravamo già occupati della ESP Institute in occasione dello splendido album di Cos/Mes del 2010.
La prima cosa che ho notato non appena ho avuto tra le mani questo nuovo album firmato dai Soft Rocks è stata la lista dei brani, alcuni con nomi veramente simpatici (“obo” su tutti), poi però ascoltandolo bene c’era ben poco da ridere…
E’ il tipico disco che ispira la definizione di “balearic” cioè , leftfield, downtempo, chill out ecc…
In effetti è così, un insieme di voci, grooves e tappeti cosmici e sensuali che ti danno subito l’idea di fantastici luoghi lontani, con la particolarità di suonare molto moderno e di ottima fattura.
C’è anche la mano di kuniyuki takahashi (noto per le innumerevoli perle su mule musiq e non solo) nel mastering, di supporto a questo gruppo di Brighton composto da 4 elementi.
Della serie: se non si riesce a far più nulla di innovativo andiamo a ripescare la musica ben fatta, faremo sempre bella figura.