Non mancano sicuramente le idee e le spinte propulsive nell’album di debutto del giovane londinese Leon Smart, noto in passato anche come Scratcha DVA, già speaker radiofonico di un longevo e seguitissimo programma quotidiano e prossimo a condurre l’imminente show radiofonico della Hyperdub.
Un album in cui retaggi del suo passato grime affiorano in superficie e allargano il raggio d’azione agli scenari musicali maggiormente presenti nel panorama urban/bass attuale, incrociando e mescolando pop e dance, Londra e Detroit, in un caleidoscopio poliritmico e multifunzionale privo di barriere culturali o di genere.
“Pretty Ugly” si rivela pertanto disco poliedrico, stimolante, a tratti claustrofobico, impreziosito dai numerosi e riusciti interventi vocali, tra i quali spicca il calore soul di Vikter Duplaix nell’esemplare “Madness”, già su singolo sul finire dello scorso anno.
L’ammirevole “Reach The Sun”, a dettare tempi e coordinate, lo svolgimento sincopato da pura fantascienza di “Just Vybe”, i sogni avveniristici di “Polyphonic Dreams”, senza tralasciare le urgenze romantico-melodiche di “The Big 5ive” e “Eye Know”, nonchè l’epilogo drammatico del brano conclusivo “Where I Belong”, fanno di “Pretty Ugly” un album avventuroso dalle salde radici black che rispecchia in pieno l’etica musicale e l’eccellenza qualitativa dell’etichetta che lo pubblica.