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Album Reviews /

Shifted Under A Single Banner

  • Label / Bed Of Nails
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 11/2013
  • Style /
  • Rating /
    8/101
Shifted ‎– Under A Single Banner

Shifted chiude il 2013 con un 12” licenziato per la Bed of Nails, costola della Hospital di Fernow. Anno, questo, intenso sia come editore via Avian che come produttore (il doppio singolo The Cold Light tra le cose di maggior rilievo).

Under a Single Banner, il secondo full dopo Crossed Paths, lascerà disorientati alcuni. Il lavoro in sé è difficile da metabolizzare, vista la poca prevedibilità di tutta una serie precisa di scelte. A volte sarà spaesante al punto che si creeranno alcune indecisioni: ma sono schizofrenico io o è schizofrenico il disco? Entrare nella sua dimensione, nelle prime fasi soprattutto, può essere ostico, ma qualche sforzo Shifted se lo merita.

Il disco è altrove rispetto alle più ovvie previsioni, a meno che non ci si voglia dedicare a dietrologie sommarie. Il piano di suono è cambiato del tutto rispetto alle vecchie abitudini: i richiami dub sono in secondo piano, le citazioni di Maurizio sparite, gli spunti dinamici sul beat allentati (Colton al mastering, che tende al solito a alzare la pressione sonora dei suoni non ritmici) e in generale una sensazione di instabilità a pervadere il disco e spaesare ancora. Può sembrare che abbia perso la profondità delle evocazioni paesaggistiche in favore di una flessione alla dimensione club. Nello stesso momento il beat si è però sporcato, liquefatto. In verità è accaduto qualcosa di più significativo.

Shifted ha portato a termine l’edificazione della sua propria cifra stilistica. La grana del suo suono è riconoscibile in ogni sua sfumatura (forse già dei cenni ci sono nel Sektor D che chiude Cold Light). L’andamento stesso si frantuma, abbandonando lo schema rigoroso della cassa in battere. I respiri si aprono, drammaticamente (Chrome, Canopy & Bursting Heart), o si stringono in una morsa (Contract 0). Gli stessi inframezzi ambient a loro volta contribuiscono a creare un vortice irreversibile di umori tetri. La chiusa di Wash Over Me, con una memoria di melodia, è notturna e conferma la qualità e l’efficienza del lavoro di Shifted.

E’ chiaro che ogni tempo storico preveda che si parli un linguaggio. Eppure il parlarlo tutti, in continuazione, può banalizzare vita ed espressione. Shifted con Under a Single Banner, si impone per profondità di visione e personalità: anche se non parla sempre a tutti, potrebbe capitare di essere tra coloro per i quali un disco del genere può cambiare le carte in tavola.