Di guerrieri come Leif Knowles abbiamo sempre bisogno, piccoli artigiani da sempre nell’ombra, con una discreta discografia portata aventi grazie ad una sana passione, per la maggior parte del tempo, a ben vedere, senza arrivare a concepire un’estetica compiuta. Poi ad un certo punto per qualche strano allineamento d’elementi arriva l’alchimia che gli fa fare centro.
Ed ora è successo a lui, Leif, che in questo album di debutto riesce a metter insieme un concept dai connotati personali e dal compiuto senso stilistico. Con tutta probabilità non accadrà mai più, ma prendiamoci oggi quel che c’è di buono.
E ce n’è tanto in Dinas Oleu, un album a suo modo magico, che in dieci brani affonda nella materia deep con classe, personalità ed una giusta dose di creatività.
Leif da fondo ad un incedere downbeat sulle tracce iniziali, coordinandosi tra giri di basso, rumoristica vitrea, sample vocali e sintetizzatori con gran maestria, regalandoci due brani come “Through Noise Pt.1” e “Belief & Experience” che ci introducono in un suono classy che già profuma di House.
Già nel terzo brano infatti il ritmo trova un allineamento ed inizia a cavalcare un territorio deep dallo squisito gusto europeo con tutti i suoni in dub e un gran compromesso tra groove e melodia che ne rendono godibile l’intera durata. C’è un sano equilibrio tutto europeo, potrei citarvi qualche nome come Pantha Du Prince, Lawrence e la Dial in generale, ma potrei tornare ad un più classico Richard Davies, insomma a quel suono house profondo che ha lasciato brillare diverse stelle sopra i nostri cieli.
Ed in “Flight” tutto questo solidifica le coordinate in un corpo house sensuale e moderno, con timbriche, accordi e melodie che in nessun modo cercano di rifarsi al passato, bensi spingono in una bella direzione che posso definire attuale. E’ altresì interessante quel che Leif riesce a creare in ambiti ambient, dando vita a scorci atmosferici che sono materia d’ascolto pregiata, un sound design di livello che in brani come “Age Of Aquarius” e “Stutter And Hum” restituisce un suono soave, perfetto connubio tra movimenti dance e grazie ambientali. Stesso carisma quando in “Koku” mette insieme uno strano fungo ritmico che spinge sui bassi e regala un gran viaggio tra pads aerei e vocal d’oltretomba. Verso il finale arriva la title track con una funky house arrotondata, un brano ambient notturno e magico come “Until Dawn” e la chiusura ancora in house con “Through Noise Pt.2”.
Tifiamo affinché non rimanga un episodio isolato, intanto godiamocelo perché è una meraviglia.
Leif – Dinas Oleu (Album Clips) // (Fear of Flying) by Leif.