TONES ON THE STONES EXPERIMENTAL MUSIC FESTIVAL
presenta neXTones
sabato 18 luglio 2015, ore 20 – Cava Montorfano
Via Portaiolo, 4 – Località Montorfano, Verbania – Pallanza
A 50 metri dalla stazione ferroviaria Verbania Pallanza
Dopo il successo della scorsa edizione torna la sezione dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali con performance e live set nelle cave di marmo del Verbano Cusio Ossola
ingressi €18
Infoline 340 4543343
biglietti: www.mailticket.it, prevendite abituali
Sabato 18 luglio 2015, nelle cave di marmo del Verbano Cusio Ossola sul Lago Maggiore, torna la rassegna neXTones, la sezione dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali del più ampio Tones on the Stones, il festival musicale giunto alla sua nona edizione, che il 18 luglio trasformerà la cava di marmo Montorfano da luogo di estrazione e di lavoro in location esclusiva per gli appassionati di musica elettronica.
La lunga notte neXTones ospita Live e Dj Set, performance e installazioni multimediali dei più interessanti musicisti della scena elettronica internazionale. Già dal tramonto (si comincia alle 20) le pareti di marmo della cava si illumineranno delle luci e dei suoni della performance di Fennesz con il live video di Lillevan, a seguire gli italiani Neu Nau e il giovanissimo Furtherset, quest’ultimo selezionato da Red Bull Academy di Parigi, con il contest di lighting design di Clay Paky (oltre ad una giuria capitana da Jo Campana anche il pubblico sarà coinvolto nella votazione). Da Copenaghen arrivano gli Alo Wala, spettacolare band dal caleidoscopico universo sonoro. La seconda parte della serata si apre con il Dj set di Mala che prepara l’arrivo sul palco di Andy Stott e il Dj set di Legowelt, l’artista danese che con un mix tra retro electro anni ’80 e un twist ultra-futurista spingerà la musica di neXTones fino all’alba. La line up completa e il programma sono disponibili sul sito www.tonesonthestones.com.
Food Carousel
Novità assoluta di questa edizione è il format gastronomico Food Carousel: dal 17 al 19, tutti i giorni alle 18.00, il percorso sensoriale di Tones on the Stones al tramonto si arricchisce di gusto: tre chef d’eccezione – il due stelle Michelin Marco Sacco, il “cuciniere errante” catanese Carmelo Chiaromonte, il volto televisivo di Simone Rugiati – si produrranno in quattro proposte gastromiche “obbligate” (Patata sotto terra, Tartare di scamone di Fassone, Flan di Bettelmat, Pasta e fagioli a modo mio) e, di giorno in giorno, in una specialità chef-specifica: il 18 alle 20 sarà la volta della segreta ricetta dell’“acqua e pietra” di Rugiati, con i prodotti di lago e di montagna.
La cava
Graniti, marmi, beole, serizzi e pietre di ogni tinta e forma definiscono il paesaggio di una provincia la cui architettura si basa fortemente sull’uso di questi materiali. La straordinaria ricchezza naturale dell’area trova testimonianza nelle numerose cave che delineano i profili morfologici dei vari pendii, modellando pareti a strapiombo di spettacolare bellezza. Per l’edizione 2015, Tones on the Stones torna nel luogo dove tutto ha avuto inizio: la spettacolare cava di granito Montorfano, affacciata sulla piana di Fondotoce con vista lago.
La via di accesso alla cava è nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria Verbania-Pallanza, a circa 50 metri ad ovest, in direzione Gravellona Toce rispetto alla stazione. La segnaletica verticale indica “Loc. Montorfano”.
Accoglienza
E’ possibile pernottare presso l’area prevista all’interno del camping Continental poco distante dalla cava: per informazioni dettagliate HYPERLINK “mailto:info@tonesonthestones.com” info@tonesonthestones.com
La line-up
Christian Fennesz è senza dubbio una delle personalità più importanti e influenti del panorama musicale contemporaneo. Il suono della sua chitarra processata è ormai inconfondibile, così come i suoi paesaggi sonori, vibranti e poetici, caratterizzati da una musicalità complessa e raffinata. La sua ricerca musicale, cominciata negli anni ’90 sui territori ostici del glitch e del noise, di cui è stato tra i principali sperimentatori, si è evoluta nel nuovo millennio verso territori più ambient, facendo collimare l’avanguardia e il pop, elementi della stessa sostanza che è il suono. Ancestrali aperture, ora ambientali, lente e profonde, “marine”, ora più “terrene”, sfaccettate, disturbate, sonorità talvolta sensuali, talvolta spigolose: la maturità di fennesz è una ricerca molto più emozionale che concettuale. Mai sterile esercizio di stile o di programmazione, ma vera e propria connessione sensoriale con le forze più profonde della natura e della nostra anima. La stessa che infonde a questa performance audiovisiva studiata e presentata in collaborazione con uno dei più interessanti e noti artisti del live video, Lillevan, conosciuto per il suo lavoro con il gruppo audiovisivo Rechenzentrum (1997-2008), di cui è stato membro fondatore. La sua ricerca si concentra sulla scoperta di una certa “musicalità” insita in ogni immagine. L’immagine in movimento diventa così per lui un vero e proprio strumento che “crea” insieme alla musica, e non funge semplicemente da accompagnamento per essa. Per questo scopo la texture è più importante della narrazione e l’intensità più importante della figura. “L’estetica dell’immagine non va ricercata nella sua bellezza, densità o completezza, ma nella sua trasparenza, attraverso la quale emergono le sua vere potenzialità”.
Furtherset è il progetto musicale di Tommaso Pandolfi. Ha cominciato a suonare nel 2011,ma si è già esibito nei maggiori festival italiani come Club to Club, roBOt, Dancity, Disslab, ultima emanazione di Dissonanze, oltre che a S/V/N/, Habitat, Alive Lab o a Spazio Aereo. Nell’aprile del 2014 ha pubblicato il suo secondo album How To Be You, con Bertrand Tapes, etichetta di cui è cofondatore. L’album è stato pubblicato in cassetta in edizione limitata, e in free download. Dopo aver rilasciato vari EP per label come Technowagon Recordings, Homework Records, Bad Panda Records e Concrete Records, ha fatto uscire nel 2013 con quest’ultima il suo primo album, Holy Underwater Love. A fine 2015 andrà a Parigi alla Red Bull Music Academy, e farà uscire il suo nuovo album su White Forest Records a settembre.
Formatosi intorno al 2011 e dopo aver registrato in tutto il mondo, Alo Wala è il progetto della band danese Copia Doble Systema e della cantante / rapper Shivani Ahlowalia, il cui suono può solo essere descritto come “Interplanetary bass”. Sfruttando multilingue rap e l’accessibilità di una cultura sempre più globale, per Alo Wala non vi è alcun suono e nessun popolo troppo lontano o straniero da cui imparare. Tra la massa di influenze musicali si può sentire musica Latin, Caraibic dancehall, West e South African percussion e raga dell’Asia meridionale. In tutto questo però, lo stile distintivo del gruppo ha tratto pesantemente dalla scena Bass / Dance per dare al suono un tratto dinamico e al tempo stesso europeo. Lo spettacolo dal vivo di Alo Wala è delirante magia: forme geometriche flirtano con colori sontuosi e vivaci, euforici live visual rimbalzano sulle colossali linee di basso della band.
Mala è produttore, dj, proprietario di una etichetta conosciuto soprattutto per il suo contributo alla scena Dubstep. Dagli inizi nel sud di Londra nei primi anni ’00, quando la scena dubstep era una piccola comunità impegnata a esplorare e assorbire frequenze subsoniche, Mala ha formato la casa di produzione Digital Mystikz con l’ amico Coki e con l’aggiunta di altri due, Loefah e San Sporge, hanno lanciato la notte DMZ, la prima discoteca dubstep su più vasta scala. Brani come Learn mostrano il senso mozzafiato e intuitivo di Mala del ritmo, mentre Anti War Dub – suonato il weekend dopo gli attentati di Londra, hanno mostrato sia il talento musicale di Mala sia la capacità di esprimere un messaggio attraverso la sua musica. La sua musica è stata utilizzata in film importanti (“Children of Men”). Importanti le collaborazioni con artisti come Francois K, Moritz Von Ozwald, Grace Jones, e Lee “Scratch” Perry, tra gli altri.
Andy Stott è una delle figure portanti della scena elettronica dell’ultimo decennio. Originario della periferia di Manchester, è da sempre legato alla Modern Love, etichetta tra le migliori in circolazione, su cui debutta nel 2005 con l’EP Replace. Negli anni seguenti rilascia numerosi singoli e album, tra cui gli intensi Passed Me By e We Stay Together nel 2011, rimanendo fedele alle sue radici mancuniane ma al tempo stesso rifiutandosi di aderire a un unico genere. Le sue produzioni toccano sonorità techno, garage, house, footwork e perfino pop, lasciando un’impronta profonda, complessa, emozionale. Nel 2012 produce Luxury Problems, a oggi considerato una pietra miliare della sua discografia, album che introduce nuovi elementi tra cui le parti vocali di Alison Skidmore, la sua ex insegnante di piano delle scuole elementari. La combinazione di suoni spontanei e uno stile di produzione unico, negli anni rende la sua musica sempre più identificabile catalizzando l’attenzione di un ampio pubblico, grandi media, festival e istituzioni internazionali, tra cui SXSW, Unsound, Mutek e MoMA. L’album più recente di Andy Stott, Faith In Strangers, viene pubblicato alla fine del 2014 e ancora una volta vede il produttore intraprendere un cambio di rotta, sempre sospeso tra suoni dissonanti e passaggi sublimi.
La carriera di Danny Wolfers, alias Legowelt, è lunga ormai vent’anni (il primo disco è infatti del 1996). Strano, perché la sua musica è sfida al concetto di tempo e di moda: è retro electro anni ’80 ma con un twist ultra-futurista, più tutta una serie di gradi intermedi che solo lui riesce a cesellare e gestire così bene. In mano sua si può passare senza soluzione di continuità dall’Italo Disco più aperta alla techno suprema di Underground Resistance e ritorno; in mano sua, si è sicuri di essere sotto la protezione e la guida di un maestro assoluto.
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Tones on the Stones, nato nel 2007 dall’idea di Maddalena Calderoni di realizzare spettacoli d’arte all’interno di questi giganteschi teatri di pietra, ha conquistato negli anni un pubblico internazionale grazie all’originale format artistico: ambientazioni uniche e produzioni esclusive. Dall’anno della sua fondazione, la rassegna ha ospitato concerti di opera lirica, spettacoli teatrali e di danza contemporanea e video installazioni: tra le imponenti pareti di roccia di questi luoghi unici, esaltati dai giochi di luce dell’illuminazione notturna, sono andati in scena Antigone e Macbeth, si sono esibiti Marcus Miller, Stefano Bollani, Dee Dee Bridgewater, il ballerino e coreografo Ismael Ivo e tanti altri. La sezione neXTones torna al festival dopo il successo che lo scorso anno ha riscosso la due giorni di musica con artisti quali Shackleton, Hiroaki Umeda, Populous, Brandt Brauer Frick, Filastine, Go Dugong, Mouse on Mars e tanti altri trasformando il Festival in una delle più esclusive location di musica elettronica.