Ciò che accomuna tutti gli artisti che toccheranno la consolle l’ultima notte di ottobre è una viscerale passione per la techno e la sua cultura. Surgeon, Regis, Truss e Dj Pete vi porteranno fino al cuore degli inferi, infondo, è sempre la notte di Halloween. Surgeon ha fin da subito stabilito una forte presenza con le vesti da Dj, ma non prima d’aver conquistato un posto d’onore trai i catologhi di: Downwards, Tresor, Warp, Counterbalance (ecc). Esposto fin da giovane alla ricca varietà di influenze che concede l’ Inghilterra, Surgeon è riuscito a trovare la sua dimensione, desiderando ardentemente di incominciare a far parte del mondo della musica elettronica. Fu proprio la sua amata Birmingham il luogo d’incontro tra lui e Karl O’ Conner a.k.a Regis. I due, trovatosi immediatamente in sintonia non tardarono nel creare una collaborazione, la prima delle tante. Vogliamo certamente sottolineare quella nata nel 2001: ” British Murder Boys”, progetto che li vide fianco a fianco per ben 12 anni. Insieme crearono un flusso musicale d’ispirazione alle correnti elettroniche britanniche degli anni ’90, il tutto chiaramente d’astrazione techno. Il successo di Surgeon è meritato e conquistato, quando produce crea un’ immmaginaria bolla intorno a se stesso, così da poter rimanere concentrato sulla musica e nient’altro. La sua techno, nonostante risulti crudele non perde mai di eleganza, creatività e passione. Regis è ormai un luminare della techno asettica e spietata anche grazie alla sua “Downwards” etichetta dalla forte personalità, creata a quattro mani con Female, nella quale presenta un agglomerato di noise, post-punk e DIY electronics. Regis è emerso dai sottorranei di Birmingham all’inizio degli anni ’90, come parte di una ondata di artisti che esplorano musica elettronica pesante e inumana. Una tipica traccia di Regis potrebbe suonare senza melodie ma in favore di ondante e ondate di drums, percussioni e un attitudine aggressiva -tipica della scena noise-industrial UK.
Truss è la “nuova” chimera della techno. Maniacale ricercaore di suoni pronto a demolire qualsiasi aspettattiva creando sempre esperienze migliori: techno, industrial, acid, EBM, rave (scena da cui è stato fortemente influenzato). Una tempesta sonora di pericolosssime bass-line e un labirinto spinoso di loop in un’eccentrica miscelazione. Nei suoi dj set utilizza la techno come punto di partenza e non di arrivo. La usa come mezzo per comprendere tutti i suoni, generi e approcci che la compongono. Pensando invece al panorama techno berlinese, è impossibile ignorare uno degli artisti punto di riferimento della scena: Dj Pete. Non solo si tratta di un testimone oculare della nascita di tale movimento musicale a Berlino ma egli ne è un vero e proprio precursore. Pete è rapidamente passato da essere un consumatore a scrivere realmente la storia techno di Berlino come produttore, remixer e dj internazionale, oltre che parte della crew del noto negozio di dischi Hard Wax. Detto questo non sorprende affatto che la sua esperienza , copra ben due decenni, e che continui a trasparire costantemente. I suoi set infatti comprendono un’ampia gamma delle più importanti correnti della musica elettronica degli ultimi 20 anni. Le sue energiche performance sono basate su un ritmo techno ossessivo con sfumature industrial, il proverbiale suono berlinese, insieme alla classica techno made in USA.
Le collaborazioni con Moomin and Edward e le releases su Mule Musiq prima, e la sua etichetta WHITE (e Rimini) poi, fanno di Oskar Offerman un artista in una costante scalata verso il successo e una grande maturità musicale. Questo è un dato di fatto, dimostrato fin dai suoi primi esordi a Francoforte, quando era ancora immischiato nelle faccende del mondo hip hop, poco prima dell’immersione nella musica elettronica. Con la dance music Oskar attualmente ha un rapporto quasi “privato”: stanco della sovrappopolazione dei Dj/Producer cerca di creare sempre qualcosa di leggermente diverso, qualcosa che suoni diversamente. Cerca di uscire dalla zona di confort “delle cose che funzionano” , buttandosi nella composizione di qualcosa che non è mai stato fatto prima.
DUDE CLUB:
• SURGEON
• DJ PETE
• REGIS
• TRUSS
OSSERVATORIO ASTRONOMICO:
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