La geografia culturale della contemporaneità sta indiscutibilmente subendo un’ennesima evoluzione: la vituperata estetica del non-luogo, temporanea illusione post-’90 trascinata ignobilmente per tutta la prima decade del nuovo millennio, è, oggi, quantomai deprivata dai suoi significati più profondi. Il web 2.0 e la connettività ne hanno assimilato i contenuti, liberando lo spazio ‘tutto’ dalla subalternità metropolitana. Riscoprire le identità paesaggistiche, urbane ed umane delle realtà ‘locali’ (e localizzate) è forse, ora, il paradigma più adeguato alla germinazione e crescita di incontaminati e primigeni linguaggi e percorsi artistici. In∩Out vuole essere una presa di coscienza, una dimostrazione di esistenza, una prima azione, visionaria, per vivere una città, Teramo, oltre le sue frizioni interno/esterno e scoprendone valori legittimamente internazionalizzabili.
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Sullo sfondo del malinconico transito del tempo, France Jobin ricama trame minimaliste di microscopiche ed infinitesimali delicatezze: biologie cristalline colte nel loro divenire, immortalate nella loro mutevolezza, osservate nelle lente ed organiche trasformazioni. Un sistema impercettibile di rifrangenti equilibri, unico nel suo essere, sublime nella sua discrezione. Nella glaciale irrealtà contemporanea, Singulum ci parla di scienza quale epifania della natura, nelle sue debolezze e caducità indaga fra sensibilistiche relazioni particellari scoprendone l’umanità e la fragilità.
Licenziato da LINE nel Febbraio 2016
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Un polittico di visioni spaziali compiute. Genkai 限界, scambio intellettuale e sonico fra Fabio Perletta ed Haruo Okada (JP), produce moduli paesaggistici impossibili e limitati nella loro in-confinabilità. In equilibrio fra sottili e dicotomiche relazioni fra pieni e vuoti, il lavoro a quattro mani del riduzionista abruzzese e del sound designer nipponico, ragiona su soluzioni elettroacustiche metafisiche, dove la ‘rappresentazione’, alterata dall’interpretazione, raggiunge, nella sua espressione minima, vastità meditative Zen, tanto libere e cerebrali quanto scientificamente tattili.
Pubblicazione prossima su LINE
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19.00 Fabio Perletta
— esegue Genkai 限界 (LINE_080), in collaborazione con Haruo Okada
19.45 France Jobin
— esegue Singulum (LINE_075)
A CURA DI
Claudia Di Giuseppe
INGRESSO
con offerta sottoscrittiva
INFO
+ 39 0861 240732
TESTO CRITICO
Marco Marzuoli
PARTNERS
Lux
LINE
L’Arca – Laboratorio per le arti contemporanee
Comune di Teramo
Canada Council for the Arts | Conseil des Arts du Canada
Fazenda
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BIOGRAFIE
France Jobin è un’artista sonora e compositrice residente a Montreal, Canada. La sue opere possono essere considerate “sculture sonore”, rivelando nel loro approccio minimalista, la vicinanza ad ambienti uditivi complessi in cui analogico e digitale si intersecano.
Le sue installazioni sviluppano un percorso parallelo, che incorpora elementi musicali e visivi ispirati dall’architettura degli spazi fisici. Le sue opere sono state presentate in festival e spazi artistici di tutto il mondo: Canada, Stati Uniti, Sud America, Sud Africa, Europa e Giappone.
Jobin, nel corso degli anni, è stata prodotta da importanti etichette internazionali come Popmuzik Records (JP), Bake/Staalplaat (NL), ROOM40 (AU), nvo (AT), DER (US), ATAK (JP), Murmur Records (JP), Baskaru (FR) e la prestigiosa LINE (US).
L’opera di France Jobin continua ad evolversi di pari passo con il mutare della tecnologia, possibilità concreta per creare nuovi ambienti.
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Fabio Perletta (1984) è un artista sonoro che vive e lavora a Berlino. Fabio crea spazi acustici immersivi che conducono gli ascoltatori a sperimentare stati intimi e meditativi. Utilizza il suono come veicolo per l’indagine concettuale e la stimolazione sensoriale, esplorando l’intersezione tra diverse aree complementari quali scienza, psicologia e percezione umana.
Attraverso un approfondito studio di pratiche Zen e teorie della fisica quantistica, combina nozioni di minimalismo, presenza, entropia, visibile/invisibile. La sua ricerca indaga sull’inter-relazione tra rumore e silenzio, rivelando un complesso approccio alla materia sonora.
Attraverso performaces, diffusioni ed installazioni sonore ed audiovisive, i suoi lavori sono stati presentati in tutto il mondo, sia in festival che in musei/gallerie, tra cui A×S / ak-sis / Festival 2014: Curiosity (Pasadena, US), BlueProject Foundation (Barcelona, ES), Museum of Modern Art — Lab3 (Medellín, CO), SoundFjord Gallery (London, UK), Café OTO (London, UK), O’ (Milan, IT), Kid Ailack Art Hall (Tokyo, JP), Kissa Sakaiki (Tokyo, JP), 90dB Festival (Rome, IT), E-fest Cultures Numériques (La Marsa, TN), Flussi Festival (Avellino, IT), roBOt Festival (Bologna, IT), Acusmatiq Festival (Ancona, IT), Krake Festival (Berlin, DE), Auditorium Parco della Musica (Rome, IT).
Nel corso degli anni, ha condiviso il palco con artisti del calibro di Vladislav Delay, Mark Fell, AGF / Antye Greie, Giuseppe Ielasi, Celer. I suoi dischi sono stati prodotti da etichette quali LINE (US), Dragon’s Eye Recordings (US), Arboretum (DE), Éter Editions (CO), Murmur Records (JP).
France Jobin e Fabio Perletta, assieme al duo videoartistico XXXY visuals and sound art project, hanno realizzato Mirror Neurons, opera prodotta da Dragon’s Eye Recordings (US) e presentata in anteprima mondiale ad AxS Festival 2014: Curiosity in Pasadena (US), come parte della sezione Synergetica Screening curata da Robert Crouch.