Per chi di voi si è avvicinato almeno una volta alle sonorità acid dei primi anni ’90 il nome degli Altern 8 non dovrebbe suonar nuovo, questo è infatti lo pseudonimo con il quale i due artisti hanno firmato gran parte delle vicissitudini col sorriso giallo a memoria d’uomo, ma quel che furono ancor prima di essere gli Altern 8 è storia che forse non è nota a tutti.
Nel 1989 i due si facevano infatti chiamare Nexus 21, e diedero alla luce numerosi vinili dalla potenza a dir poco distruttiva. Questo “The Rhythm of Life” è un album che anticipa di gran lunga le sonorità poi intraprese da Archer e Peat e mostra in primo luogo come fare dance in quegli anni significava lasciar da parte molti ricami stilistici per concentrarsi unicamente sul significato di dance music. In parole povere si produceva musica per far ballare la gente, ponendo sopra ogni cosa il groove.
Un groove grasso, sporco e ladro, il campionamento fatto arte senza malignità, i brani proposti senza una reale soluzione di continuità, soltanto impeto e passione oltre che una chiara dipendenza da droghe sintetiche.
Mai come nei dischi prodotti in quel frangente malato, ci si è trovati davanti all’impossibilità di definire una traccia con uno stile, tutto era libero e spontaneo e fu proprio questa “sindrome di peter pan” musicale a decretare il successo di quei party che leggerne ancora oggi i racconti fa scendere le lacrime.
Non voglio entrare nel merito delle tracce per rispetto a quella filosofia che non prevedeva illustri intenditori, spero soltanto di avervi fatto venire la voglia di scavare nella musica per far vostro, seppur in forma astratta, un sogno che è significato vita.