Si respira nell’aria il grande fervore che c’è intorno al movimento rave, e la città mostra una grande carica energica che le fa guadagnare il rispetto delle altra capitali europee, storicamente all’avanguardia nel campo musicale.
In questo periodo all’ombra del Cupolone escono alla ribalta artisti come Lory D, Mauro Tannino, Stefano Di Carlo, Leo Annibaldi, Max Durante e altri ancora che faranno la storia delle produzioni capitoline.
Ma accanto a questi nomi noti ce ne sono altri che suonano quasi sconosciuti, come Federico Di Giambattista, Giulio Cesare Mancini e Stefano Lo Presti. Questi tre giovanotti danno vita al progetto S.P.Q.R., di chiara ispirazione al movimento trance tedesco, che aveva fatto la sua apparizione anche in Italia.
Già..la progressive trance, quella fantastica miscela di techno e ambient, dura e armoniosa al tempo stesso, che putroppo la maggior parte delle persone confonde con la uplifting trance dai ritmi più sincopati che ha fatto le fortune di dj come Tiesto o Paul Van Dyk…
Il brano trainante, Hypnotic State, nella versione strumentale CLub Mix, è costruito intorno a un’arpeggio di sintetizzatore avvolto in un’atmosfera sospesa su una cassa in 4/4.
Ancora una volta melodia e ritmo energico in perfetta simbiosi.
Nell’altra facciata del 12″ è contenuta anche l’interessante Tribal Experience nelle entrambi valide versioni Agnolotti Mix e Federica’s Mix: atmosfere più leggere per un brano che dalla progressive si sposta verso la dream..questioni di sfumature.
Un Ep di grande valore, quasi introvabile, dalle quotazioni in ascesa.