La città ha sempre avuto un forte legame con la musica, e la connessione che la stessa ha avuto con la cultura, la politica ed il cambiamento è stata sempre radicale, a partire dalla Disco Music che è stato il primo grande fenomeno musicale di aggregazione e rivoluzione per arrivare agli anni ’80 dove l’electro e l’hip hop hanno fissato un sodalizio con l’elettronica arrivato poi fino ai giorni nostri, diventando tra l’altro i generi di riferimento per quei territori di confine che sono le periferie, focolai multietnici e veri amplificatori degli umori e delle sofferenze della grande mela.
Una città che ha avuto il suo boom numerico intorno ai derivati della Disco Music, quindi un suono strumentale con grooves caldi, grandi voci, assoli strumentali e via dicendo.
Nei primi anni novanta però neache New York è riuscita a sfuggire alla potenza devastatrice della techno, ed in città gli animi furono da subito agitati da grandi produttori e Dj come Frankie Bones, Adam X, Damon Wild, Lenny Dee, Joey Beltram, Steve Stoll ed altri ancora.
La techno qui assunse all’inizio un incarnazione bastarda, freestyle, veri e propri attacchi sonici incalzati da ritmi break, sbilenchi, ruvidi, malandati. Bones e Dee in questo senso furono sicuramente i veri mattatori della grande mela, poi le cose cominciarono ad affinarsi, diventando materia ipnotica e mentale soprattutto con i lavori di Steve Stoll.
Arrivò anche la variante Acid, mentre a Chicago era stata l’house music ad ospitare i serpenti della 303 a New York questa entrò di diritto nella techno con un mentore come Damon Wild che fu forse il produttore di maggior successo per ciò che concerne l’Acid Techno.
C’è però dell’altro. Un super gruppo nato nel quartiere di Brooklyn proprio nei primi anni novanta e formato da Dietrich Schoenemann, Jason Szostek e Taylor Deupree, i primi due nomi sicuramente sconosciuti ai più mentre il terzo divenuto poi conosciutissimo per essere il fondatore della 12k, etichetta discografica diventata un istituzione per le sonorità ambient e sperimentali. Non tutti sanno però che gli esordi di Deupree furono legati all’house ed alla techno, genere nel quale durante gli anni l’uomo è ritornato in più step.
Il gruppo prese il nome di Prototype 909 e negli anni che vanno dal ’93 al ’97 divenne una sorta di culto sotterraneo legato al suono acid. Quattro album e svariati dodici pollici nella loro discografia che venne poi completata da una serie di esibizioni live a dir poco entusiasmanti eseguite in lungo ed in largo negli states. I Prototype 909 riuscirono nel lavoro di rendere l’Acid Techno più morbida ed elegante, in particolare nel loro secondo album: Transistor Rhythm del 1995.
Un disco che seguì lo sguainato debutto di Acid Technology, album altrettanto bello ma ancora figlio di quella cultura della 303 strizzata fino all’eccesso che tendeva purtroppo a lasciare poco spazio ad altri elementi altrettanto importanti nella composizione di un disco.
Transistor Rhythm si fece invece sedurre anche da altre sonorità, soprattutto ambient, ed il risultato fu quindi quello di un album acid la cui bellezza e complessità permette ancora oggi degli ascolti casalinghi che scorrono via con estrema piacevolezza.
Qui la 303 assume un andamento ipnotico, l’equalizzazione non cerca mai d’arrivare a picchi estremi, offrendo quindi spazio alle tastiere ed i synth con i quali i nostri hanno composto melodie meravigliose.
Sostanzialmente si tratta di un disco techno di grandissima fattura, con sample vocali, grooves rotondi ed un eccellente programmazione ritmica, un disco dove ad eccezione dell’ultimo brano che è una magnifica suite ambientale di 11 minuti il resto è fatto da musica pensata e prodotta per servire un ritmo da dancefloor, bilanciando in maniera perfetta la radicalità dell’acid con la comunicatività della techno.
Navigando sul loro sito web ancora in piedi nonostante il gruppo non sia più in attività da un po’ di anni potrete incappare in una pagina dove c’è la possibilità di scaricare una serie di liveset che vi faranno capire la caratura artistica di questo grandissimo scorcio di techno music tra i più sottovalutati di sempre.
Aciiied.