Orphan 101 e Bloodman, ovvero come far suonare la Garage inglese nel 2011, trasportando groove ed infamità nel sottosuolo per far vibrare i bassi fin dentro l’anima.
Sperando che la stagione invernale venga a noi al più presto eccovi un ottimo mixato di preparazione ai freddi provenienti dal nord.
Buon ascolto!
Per iniziare puoi dirci in che modo ti sei avvicinato alla produzione musicale ed all’arte del djing?
Ho iniziato a produrre musica nel 2005 in un duo Drum and Bass chiamato “Ill Killaz” con un amico che probabilmente vuole rimanere anonimo.
In quel periodo la Drum and Bass era molto elitaria e difficile, abbiamo lavorato molto per incorporare tutto il nostro amore dentro un unico stile con quei bpm.
Iniziava a comparire anche la dubstep in un locale di Londra, incentrato sulle produzioni di alcuni artisti provenienti da Croydon ed era ancora un genere fresco e nuovo ma rapidamente tutti i nuovi produttori hanno iniziato a metterci sopra le mani.
Nei suoi primi giorni il Dubstep era enormemente sperimentale ed underground. La gente ha avuto bisogno di molto tempo per capire veramente di cosa si trattasse.
Vari miei amici (Headhunter, Jakes e Komonazmuk) sono stati catapultati nella scena ed hanno iniziato a produrre tracce in maniera veloce ed inevitabilmente, abbiamo formato una squadra chiamata H.E.N.C.H. L’idea della squadra e il nome è nato da Jakes e da allora è diventato una piattaforma molto più grande ed un grande nome della scena Dubstep.
In quel periodo ho prodotto con il nome di “White Boi” e pubblicato diversi vinili dodici pollici con “Komonazmuk” sulla sua etichetta “Mode Recordings” e sulla “Stormfields Recordings”.
Komonazmuk è di gran lunga il produttore più esperto e tecnicamente dotato con il quale ho lavorato. Lui capisce la musica e riesce a produrre su un livello molto superiore a chiunque altro di mia conoscenza, ho imparato veramente molto da lui.
La musica che facevo era sempre più aggressiva ed è arrivata al punto in cui è diventata meno “musicale”. Ho eseguito diversi live ed ho cominciato a notare che l’atmosfera che stavo creando non mi metteva a mio agio.
Ho preso una pausa ed ho deciso di fare una musica più lenta, rilassata che in quel tempo era una vera sfida.
Pochi mesi dopo ho fatto visita ad un buon amico e mentore musicale: Laurie “Appleblim” Osbourne, ha subito amato le mie nuove produzioni e ho pensato che era molto più sano per me abbandonare le vecchie cose e andare avanti con questa atmosfera.
Per essere sinceri proprio davanti a lui ho scelto il mio moniker Orphan101 e da lì ha costantemente supportato la mia musica dandomi suggerimenti e indicazioni.
Ho eseguito il mio ultimo live come White Boi a Southampton in Inghilterra con Appleblim ed ho proposto un live diviso in due parti, mezzo Dubstep difficile e mezzo con materiale nuovo prodotto come Orphan101. La seconda metà è stata recepita sicuramente in maniera migliore!.
Da allora tutto si è mosso in maniera veloce, la mia prima release è stata per la Saigon Recordings di John Wilson, poi ho iniziato una collaborazione con la “Deca Rhythm” insieme a Bloodman ed Headhunter che è andata sempre più rafforzandosi.
Appleblim ha pubblicato un mio “dodici” nel gennaio del 2011 che mi ha fatto notare ad un pubblico molto più ampio. Da lì è solo andata avanti e ora le mie release sono schedulate fino alla fine del 2012.
Come definiresti/descriveresti la musica che ami proporre?
Suppongo che sia una miscela di musiche che amo ascoltare. Negli ultimi anni ho rallentato il ritmo portandolo a circa 130 bpm che mi dà grande aria per poter inserire tutti i diversi tipi di sapori ai miei brani senza nascondere la sensazione che voglio ottenere.
Pubblico soprattutto questo tipo di ritmo anche se a volte mi piace giocare con qualche brano garage più veloce ma ci tengo a precisare che rimango fedele ad un profilo techno lento e pieno di frequenze basse.
Potresti descriverci il tuo step in studio? Con cosa produci musica attualmente?
Il mio setup è molto semplice, utilizzo Reason 4 per comporre le basi delle mie tracce per poi riversarle su Logic. Ho dei monitor Yamaha e nient’altro.
Dove hai registrato il podcast? E cosa puoi dirci in merito?
Ho registrato questo podcast con Traktor insieme a Bloodman al “Deca” headquarter.
E’ un insieme di brani che abbiamo apprezzato molto nei mesi scorsi, insieme ad altri che usciranno per la nostra label.
Su cosa stai lavorando al momento?
Lavoro costantemente a nuove produzioni, attualmente sto’ lavorando insieme a Gatekeeper e Bloodman ed a breve tornerò a produrre insieme a Komonazmuk e non vedo l’ora che accada.
Chi o cosa è la tua maggiore ispirazione?
La mia maggiore ispirazione è la mia famiglia (produco musica nella loro casa). Loro hanno sempre dei cenni di assenso o dissenso verso la mia musica ed in genere cerco di pubblicare tutti i brani che piacciono a mia madre. Anche gli amici giocano un grande ruolo: Appleblim, Komonazmuk, Bloodman, Headhunter, Jakes, Gatekeeper, Arkist, Tech Itch, Dread Mc, Sophie G e Wedge. Tutte queste persone mi ispirano in modo creativo e mi spingono a dare sempre di più.
Tracklisting:
Bloodman – Perception
Robert Babicz – Remote Kiss (De Wachtkamer Remix)
T-Polar – Apollo (Orphan 101 Remix) – Saigon Recordings
Kamikaze Space Programme – Um Bongo – DecaRhythm
GoldFFinch – Burnt Bit – Airflex Labs
Bloodman – Monuments of Mars – DecaRhythm
Orphan 101 – Fist First – DecaRhythm
Kamikaze Space Programme – Humboldt – Dub
GoldFFinch – Outer Twigs – Saigon Recordings
F – Full Throttle – 7even
Bloodman – See
Orphan 101 – Any Heart
Locked Groove – Drowning
Orphan 101 – Reighn – DecaRhythm
Kamikaze Space Programme – Rover – DecaRhythm
Locked Groove – Rooted
Think – I Can’t Sleep – DecaRhythm
Actraiser – Kusagari
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