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E.P.174 Marco Shuttle

  • Lenght / 1:14:10
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Marco Shuttle

Poche volte capita di poter ascoltare qualcosa che risponde in pieno alla tua idea, e che allo stesso tempo non suoni come una rigida esecuzione, un compitino da svolgere in classe. E’ successo con il podcast di Marco Shuttle, un artista del quale l’Italia non ha ancora cominciato a vantarsi, uno che mette anima, cuore e creatività nelle cose che fa.

Marco ora vive a Londra ed ha da pochissimo lanciato la sua label Eerie (distribuita da Clone) con un Ep dal titolo Modula che è la perfetta trasposizione del suono techno acid in un contesto d’eleganza ed armonia. Un disco che val la pena recuperare per capire nel profondo l’idea musicale di Marco.

Poi c’è da parlare del mix, qualcosa di eccezionale, un corpo elettronico che risponde dapprima ai requisiti fondamentali che ogni podcast dovrebbe avere, una fase di intro, un corpo, una progressione. A tutto questo Marco aggiunge la sua esperienza con la musica, un excursus a 360° che rivela competenza, passione e ricerca, tanta ricerca.
Ad uscirne fuori è un legame che racchiude circa quarant’anni di musica elettronica legata in maniera perfetta tramite lo studio dei suoni, degli strumenti e delle percussioni, assemblata in un crescendo di ritmo e grooves che non lascia scampo e che parte con vecchie soundtrack elettroniche, costeggia il jazz ed arriva alla techno.

Un capolavoro, buon ascolto!

Per iniziare puoi dirci in che modo ti sei avvicinato alla produzione musicale ed all’arte del djing?

Ho iniziato come promoter in un locale molto commerciale solo per divertimento e per guadagnare qualche soldo …erano i primi anni ’90, ero un adolescente in quel momento e la club culture il quel momento stava abbandonando il nord Italia …soprattutto nelle località di mare come Jesolo (dove avevo lavorato come promoter per un paio di stagioni), Riccione e Rimini … Ricordo che andavo in club come il Matilda, Movida, Eos per ascoltare l’ultima ora della serata, perché il club dove lavoravo chiudeva intorno alle 4 lì venivo letteralmente accecato dalla musica, dall’ atmosfera e dalla folla In quel momento si suonavano dischi di Deep House provenienti da Chicago …Quella profondità e quell’intensità segnarono il mio gusto musicale per sempre.
Penso che la decisione sia stata presa, più o meno inconsciamente, allora…

Come definiresti/descriveresti la musica che ami proporre?

Quello che cerco di fare è profonda, atmosferica, scura, affascinante techno.
“Eerie” è il nome della mia label e questa descrizione disegna molto bene quello che voglio rappresentare con la mia musica.
Amo utilizzare delle macchine analogiche old school con il loro suono molto “raw” ispirato a Detroit e Chicago, al quale aggiungo un più moderno tocco elettronico.

Ho già detto in precedenti interviste che, essendo un designer ho un approccio estetico / visivo alla musica, quindi cerco di dare al mio suono un aspetto bello ed elegante prima di tutto, qualcosa che ha molto a che fare con il gusto più che con qualsiasi altra cosa, per quanto mi riguarda almeno.

Potresti descriverci il tuo setup in studio? Con cosa produci musica attualmente?

Roland 808.
Acidlab bassline (303 clone).
Doepfer a-100 modular.
…Ed ancora alcuni plugin digitali ogni tanto, perchè no? 🙂

Dove hai registrato il podcast? E cosa puoi dirci in merito?

Ho registrato il podcast nell’appartamento in cui vivo, ad Hackney (Londra).
Volevo realizzare un mix che risultasse di buon gusto, profondo e molto eclettico allo stesso tempo, ma con un flusso che contemplasse diversi stili musicali.
Experimental jazz, ambient e naturalmente techno.
Vorrei anche sottolineare che si tratta di un mix 100% vinile!

Su cosa stai lavorando al momento?

In questo momento sto lavorando sulle tracce per l’ “Eerie 03”.
“Eerie 02” è pronto e probabilmente uscirà in ottobre/novembre.

Chi o cosa è la tua maggiore ispirazione?

Jeff Mills e Rei Kawakubo.

ENGLISH VERSION

To start out, can you tell us how you got into djing and producing electronic music?

I first started as a promoter in very mainstream clubs just for fun and to earn some money…it was the early 90’s, i was a teenager at the time and the whole nightclub culture was kicking off in the north of italy…especially in sea resorts like Jesolo (where i had been working as a promoter for a few seasons), Riccione and Rimini…i remember going to  clubs like Matilda, Movida, Eos to catch the last hour when the club i was working at would close around 4 and getting really blinded by the music, the atmosphere and the crowd…it was very much a chicago and deep house thing at the time…that depth, that intensity marked my musical taste forever
I think the decision was made, more or less subconsciously, then…

How do you define/describe the music you make and play?

What i try to do is deep, athmospheric, dark,  mesmerizing techno… “eerie ” is the name of my label…and the word pictures very well what my music wants to be about.
i use old school analog machines cause i love that full, raw sound…very detroit/chicago inspired…but with an electronic touch.

I already mentioned in previous interviews that as i am a designer i have quite an aesthetic/visual approach to music…so i want my music to sound beautiful and elegant first of all…it has a lot to do with taste more than with anything else, as far as i’m concerned at least.

Could you describe your current studio setup? What are you making music with?

Roland 808
Acidlab bassline (303 clone)
Doepfer a-100 modular
…and also some digital plugins every now and then….why not!? 😉

Where did you record this podcast and what can you tell us about it?

I recorded it in the flat where i live, in hackney (London)
…I wanted to do something very tasteful and deep and very eclectic at the same time but with a flow
…Featuring different types of music. Experimantal  jazz, electronica ambient…And of course techno.
I would also like to point out that it’s a 100% vinyl mix.

What are you working on at the moment?

Right now im working on the tracks for eerie 03…eerie 02 is ready to go…and will probably be released in october november.

Who/what is your biggest inspiration?

Jeff Mills and Rei Kawakubo.

Tracklisting:

01. Amedeo Tommasi – Ipertensione Ossessiva – Cenacolo
02. Fabio Frizzi – Sequence 3 – Death Waltz Recording Co.
03. Vladislav Delay Quartet – Santa Teresa – Honest Jon’s
04. Julien Neto – Reprise – Semantica
05. Aphex Twin – track 8 Selected Ambient Works Volume II – 1972 US
06. Terre Thaemlitz – Rosary Novena For Gender Transitioning Spirits, Lose Your Hold (Kami-Sakunobe House Explosion remix) – Comatonse Japan
07. Moritz Von Oswald Trio – Club – Honest Jon’s
08. Ra H & Dynamo Dreesen – Spacepops (Donato Dozzy rework) – Morphine
09. Cassegrain/Tin Man – Visitor – Killekill
10. Transilvanian Galaxi – You Always Have Been The Caretaker – Acido
11. Population One – Transition – Chronicle
12. Sub Space – The Voyager – Axis
13. Teengirl Fantasy – Motif (Actress #! remix) – R&S
14. RVDS – Noises In Black – It’s Germany
15. Manuel Gonzales – Harmnear – Wild Oats
16. Marco Shuttle – Tommo – Clone Sos
17. Jeff Mills – Dna – Tresor
18. Surgeon / Regis / Portion Reform – Backward A Side – Downwards
19. Sympletic – Ace Space – Warp

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