Ospite di questa settimana nei podcast di electronique è il francese Najem Sworb. Artista poco conosciuto ai più autore di alcuni bellissimi brani pubblicati per la storica Ai Records. Un suono deep fortemente elettronico il suo, che non disdegna affondi da dancefloor techno. Recentemente è stato pubblicato un suo Ep anche per la Clone Records, nella serie Basement. Un nome da seguire con la massima attenzione, un produttore dal quale è lecito attendersi molto.
Buon ascolto!

Per iniziare puoi dirci in che modo ti sei avvicinato alla produzione musicale ed all’arte del djing?

Dunque, per fartela breve posso dirti che un mio amico (ora resident al 101 club di Clermont-Ferrand) lavorava in un club quando avevo 19 anni, suonava di tutto dall’indie rock al pop ed anche qualcosina più house. Con lui ho cominciato ad imparare l’arte del djing e ad essere curioso, che non significa muoversi tra nomi di band o etichette, ma semplicemente cercar di far crescere la propria cultura musicale nel modo più ampio possibile. Abbiamo organizzato delle feste nella nostra città (Clermont-Ferrand), poi ho cominciato ad avere i primi contatti con dei software musicali come Cubase e Reaktor. In quel momento non avevo accesso ad hardware come le Roland ecc.
Mi trasferii poi a Strasburgo nel 2003 e li cominciai a scrivere musica in maniera seria, mandai dei demo in giro e la Ai Records si mostrò interessata ad alcuni brani che poi pubblicò.

Come definiresti/descriveresti la musica che ami proporre?

C’è oscurità ovunque, in alcuni brani espressa con maggior enfasi. La musica che suono invece è più funky di quella che produco. I miei mix infatti spaziano dall’house alla techno a seconda del momento della notte in cui suono e della reazione del pubblico. Cerco sempre di suonare dei brani contrastanti tra di loro e di far variare continuamente lo stato d’animo dei miei set. Nella musica che produco mi piace infondere delle dinamiche psichedeliche, se così si può dire, o almento qualcosa di più articolato di semplici accordi. Quando delle volte penso di produrre delle cose più semplici, poi sento sempre la necessità di aggiungere arpeggi o stringhe aggiuntive.

Potresti descriverci il tuo setup in studio? Con cosa produci musica attualmente?

E’ veramente semplice, un computer.
Utilizzo Ableton Live senza altri synth o plugin aggiuntivi, ma soltanto con i suoi synth nativi, ed ogni giorno scopro nuove cose da imparare da questi.

Dove hai registrato il podcast? E cosa puoi dirci in merito?

Ho registrato il mix con Ableton Live. Amo ogni tipo di device elettronico per suonare ma preferisco registrare in casa per controllare tutto meglio. Quando suono nei parties invece utilizzo un misto software/hardware mettendo in gioco Serato.

Su cosa stai lavorando al momento?

Ho messo insieme due brani durante il periodo estivo, ora sto aspettando un nuovo flusso di ispirazione. Mi piacerebbe metter insieme anche qualche performance dal vivo ma i miei studi come infermiere mi stanno togliendo molto tempo.

Chi o cosa è la tua maggiore ispirazione?

In generale sono ispirato dalle persone che credono veramente in quello che fanno, persone libere. Poi ci sono molti artisti dai quali traggo ispirazione quando compongo nuovi brani, tra questi sicuramente: Carl Craig, LFO, Autechre, Robert Hood, Maurizio, Moodymann, Marcel Dettmann, Shed, Wolfgang Voigt, The Orb, Philip Glass, Bernard Parmeggiani, etc..

Tracklist:

01. Answer Code Request – Biokinetik – MDR
02. Redshape – Path – Delsin
03. Antigone – The Mechanists (Zadig remix) – Construct Reform
04. Grown Folk – The Boat (Gerd’s rework) – Icee Hot
05. Phase – Perplexed – Token
06. Dense & Pika – Move Your Body Back – Hotflush
07. Actress – IWAAD – Honest Jones
08. Vedomir – Musical Suprematism (Marcel Detmann remix) – Dekmantel
09. Rrose – Waterfall (Lucy remix) – Eaux
10. Joe Farr – Uncle B – Turbo
11. Sascha Rydell – Puissant – Fachwerk
12. Dave Tarrida – Razesaurus – Autofake
13. Inigo Kennedy – Collector – Token
14. WK7 – Higher Power (Hardcore PCK Mix) – Power house

To start out, can you tell us how you got into djing and producing electronic music?

Well, to make it short, one of my friends(who’s now resident dj at the 101 club in Clermont-ferrand) was working in a club as a dj when I was about 19.  He would play very different genres from cold wave to indie pop to rock and a bit of house music. With him I started learning the art of mixing and being curious, meaning going into bands and labels discographies, and trying to grow a musical culture as wide as possible.
We organized parties, in our hometown, Clermont-Ferrand. That’s the time when I had my first contacts with music softwares like Cubase and Reaktor. It was impossible to reach hardware like Roland 909, 303, etc at that time.
I moved to Strasbourg in 2003 and it’s only a few years later that I started making music seriously, sent demos and eventually Ai records liked some tracks and decided to release them.

How do you define/describe the music you make and play?

There’s darkness in both, more in some tracks than others. The music I play is  funkier than what I do. Generally my mixes range from house music to techno, depending on the moment of night I play, the crowd feedback. I always try to play contrasting tracks and vary the mood of my sets.
In the music I make I like some kind of psychedelic feel, if may say so, or at least something a bit tricky and elevating chords. For example when I want to compose something straight forward, I often feel the need to add arpeggios or strings.

Could you describe your current studio setup? What are you making music with?

It’s quite simple, a computer. I use Ableton Live without any other synth plugins than its own native synths: operator and analog. I’m always learning from these synths.

Where did you record this podcast and what can you tell us about it?

I recorded the mix with Ableton live. I like any kind of device or technology to play a mix but I prefer to record home made mixes this way. In parties I like to use a software-hardware interface like Serato.

What are you working on at the moment?

I’ve done a few tracks during August, so I’m waiting for the next burst of inspiration… I would like to develop a live performance but my nurse studies take a lot of time.

Who/what is your biggest inspiration?

I think that it’s in general people who believe in what they do, in freedom.
I have many inspirational artists who are floating above me when I’m thinking or making a new track, and a couple of them come to my mind while I’m in the composition process. There are artists from various periods of time. Among them Carl Craig, LFO, Autechre, Robert Hood, Maurizio, Moodymann, Marcel Dettmann, Shed, Wolfgang Voigt, The Orb, Philip Glass, Bernard Parmeggiani, etc…

Tracklist:

01. Answer Code Request – Biokinetik – MDR
02. Redshape – Path – Delsin
03. Antigone – The Mechanists (Zadig remix) – Construct Reform
04. Grown Folk – The Boat (Gerd’s rework) – Icee Hot
05. Phase – Perplexed – Token
06. Dense & Pika – Move Your Body Back – Hotflush
07. Actress – IWAAD – Honest Jones
08. Vedomir – Musical Suprematism (Marcel Detmann remix) – Dekmantel
09. Rrose – Waterfall (Lucy remix) – Eaux
10. Joe Farr – Uncle B – Turbo
11. Sascha Rydell – Puissant – Fachwerk
12. Dave Tarrida – Razesaurus – Autofake
13. Inigo Kennedy – Collector – Token
14. WK7 – Higher Power (Hardcore PCK Mix) – Power house