Questa settimana ospitiamo il talento tutto italiano di Alan Backdrop, giovane musicista techno che si è fatto notare con un bellissimo Ep su Motoguzzi Records intitolato Excursion A, seguito poi dalla parte B a poca distanza. Altro ottimo lavoro, purtroppo soltanto in digitale, per la Prologue, sette brani vorticosi e destabilizzanti che prendono il titolo di VR Plan.
Per electronique mix a la sua visione techno dal forte potere ipnotico, buon ascolto!
Per iniziare puoi dirci in che modo ti sei avvicinato alla produzione musicale ed all’arte del djing?
Mi sono avvicinato alla produzione musicale durante l’età adolescenziale.
Dopo le prime domeniche pomeriggio passate nelle discoteche, mi sono imbattuto in alcuni software per la creazione di musica elettronica.
Da quel momento ho continuato a interessarmi con molta passione.
Dopo un po’, più o meno all’età di 20 anni, ho sentito forte il bisogno di complementare il tutto imparando a mixare i primi vinili.
Come definiresti/descriveresti la musica che ami proporre?
Anche se è una domanda che mi pongo spesso, cerco di non definire o descrivere la mia musica perché mi dà l’impressione di porre dei limiti. Faccio musica in base allo stato d’animo del momento e sicuramente in base alle influenze che ho ricevuto nel corso degli anni. Di certo posso dire che ho un debole per i suoni atmosferici, dunque, se devo dare un aggettivo che accomuna la gran parte della mia musica, direi atmosferica.
Potresti descriverci il tuo setup in studio? Con cosa produci musica attualmente?
Bella domanda! Non l’ho ancora capito neanch’io quale sia il mio setup.
Diciamo che lo sto ancora cercando… e forse sarà così per sempre.
Penso sia anche una maniera per imbattermi continuamente in nuove combinazioni, in nuove varianti e in nuove sperimentazioni.
Ad ogni modo, la maggior parte della musica viene creata in modo ibrido tra analogico e digitale. Uso qualche drum machine di vecchia data, altre più odierne e qualche sintetizzatore. Mentre per la parte digitale mi piace provare sempre nuovi plug-in. Mi diverto a combinare il tutto nella maniera più spontanea.
Dove hai registrato il podcast? E cosa puoi dirci in merito?
E’ stato registrato nel mio studio, qui a casa.
Ho usato due giradischi e un lettore cd per i promo o per le tracce che purtroppo non sono uscite in vinile. Ho messo brani che mi piace proporre in questo periodo, cercando di dare un suono omogeneo a tutto il mixato.
Su cosa stai lavorando al momento?
Sto lavorando su alcuni remix e su alcune tracce ambient.
Inoltre mi sto concentrando nel trovare nuove sonorità per un futuro EP.
Chi o cosa è la tua maggiore ispirazione?
La natura e le esperienze di vita.
Tracklist:
01. Pan-Pot – Black Currant
02. Polar Inertia – Black Sun (Abdulla Rashim Remix)
03. Refracted – Convolution 4
04. The Gods Planet – No Nation
05. Abdulla Rashim & Axel Hallqvist – Skog
06. Benny Liberg & Johannes Wikstrom – Horizont EP_A2
07. Regis – Concentrate
08. Sebastian Kramer – Hunter
09. Surgeon – The Crawling Frog Is Torn And Smiles
10. Peter Van Hoesen – Objects From The Past (Neel Remix)
11. Surgeon – Force+Form_Remake 1
12. Voices from The Lake – Reptilicus
13. iori – Calx
14. Donato Dozzy & Giorgio Gigli – Real Love Eq Italy
15. Baby Ford / Eon / Mark Broom – Dead Eye
16. Surgeon – East Light_A1
17. Jeff Mills – Skin Deep
18. Heiko Laux – Hangin
19. Tim Xavier – Tube Dance
20. Pub – Cokeshandy