Buon ascolto!Per iniziare puoi dirci in che modo ti sei avvicinato alla produzione musicale ed all’arte del djing?
Non sono mai stato un Dj, non mi considero tale ma alcune volte accetto quando mi viene proposto di suonare musica di altri nei club. Il 90% delle volte che suono nei club o nei festivals lo faccio live, mi porto dietro un sacco di sintetizzatori e drum machine, niente di pre-registrato.
E’ un po’ difficile per me ricordare quando ho iniziato a produrre musica, ho iniziato con un registratore a nastro ed una tastiera di merda, poi ho comprato il mio primo synth (un Juno-1) quando avevo 14 anni, otto anni più tardi ho pubblicato il mio primo album per la Raster-Noton ma prima di fare questo sono apparso in tonnellate di compilation su CD negli anni ’90.
Come definiresti/descriveresti la musica che ami proporre?
Ho diversi pseudonimi, qualche volta faccio ambient come Mokira, a volte techno o house come Tilliander, ancora giù duro come Lowfur o minimalista come Rechord.
In questo momento stò suonando cose più lente, dub/acid come TM404. Qualsiasi alias usi, comunque, suono un elettronica con un leggero tocco dub.
Potresti descriverci il tuo setup in studio? Con cosa produci musica attualmente?
Lo studio è il mio vero strumento. Cerco di non cambiarlo troppo perché mi piace molto l’asset attuale. Per molti anni ho fatto dei cambiamenti, acquistando e rivendendo di continuo ma ora mi sono un po’ stancato. Stò utilizzando tutti gli Elektron insieme a synth più classici come il Minimoog, l’ARP 2600, il Korg Modular System, Mono/Poly, alcuni Juno ecc. Ho tutta la serie Roland x0x che utilizzo per tutto il tepo anche se alcuni potrebbero trovare datati i suoni. Essendo un amante delle sonorità dub/reggae ho investito anche in tonnellate di echi a nastro, riverberi a molla eccc.. Tutto questo sempre mixato nel mio Trident.
Dove hai registrato il podcast? E cosa puoi dirci in merito?
Ho registrato il podcast nel mio studio con alcuni di quei vecchi effetti. Il mix suona techno ma non standard, è la mia visione della stessa. Ho messo dentro un vecchio brano molto bello degli Esplendor Geometrico, l’ho ascoltato per 20 anni (Saverio, uno dei loro membri, vive a Roma in questo tempo). Circa il 25% del mix è fatto di inediti che alcuni miei amici mi hanno consegnato proprio per questo podcast, Folie è uno dei miei vecchi amici e lui non ha prodotto brani con questo pseudonimo per quasi 10 anni, ma ora è tornato in attività. Essendo svedese ho incluso alcune opere del maestro, ho finito il tutto con delle registrazioni audio per Ingmar Bergman.
Su cosa stai lavorando al momento?
In questo momento sono in tour, ma ho anche realizzato un paio di remix come TM404 ed era la prima volta, presumo vengano rilasciati in inverno su vinile. A parte questo devo dire che sono sempre in studio a lavorare, sempre. Ho due ore di registrazioni come Mokira che mi piacciono molto ed anche una come TM404, questo inverno ci sarà la comparsa di altri due miei pseudonimi…insomma, rimanete sintonizzati!
Chi o cosa è la tua maggiore ispirazione?
Lee Scratch Perry.
TRACKLIST:
01. The Recognition – Drone Till Andreas
02. Elin Franzén – Det Är Som Musik
03. Worn – Less Distant
04. Kitte – Döden / Ödeshög
05. Franke – Hisingen
06. Susumu Yokota – Wani Natte
07. Porter Ricks – Biokinetics
08. Daniel Araya – Acid Ambient 6
09. Folie – Q25
10. Massprod and Herva – Mike vs Speak and Overdub as a Weapon Against Modern Laptop Wanking
11. Esplendor Geometrico – Maria Luisa
12. Rivet – Line Of Moments
13. Luke Hess – Deep To Deep
14. Andy Stott – Up The Box
15. Cio Dor – Magnetfluss
16. The Bullwackie’s All Stars – Jah Natton Dub
17. Lowfour – Chain Reaction
18. Det Sjunde Inseglet