Succede che nella fascia notturna della rete statale va in onda il film Distretto 13: le brigate della morte, traduzione italiana di “Assault on precinct 13” di John Carpenter uscito originariamente nel 1976. Ed è proprio nella versione italiana della pellicola che appare un brano intitolato You Can’t Fight It, scritto proprio da Carpenter a quattro mani con Kenny Lynch ed interpretato da Jimmy Chambers.
Succede che Riccio, producer e Dj italiano che non ha bisogno di presentazioni, si trova sulle frequenze del primo canale e rimane incredibilmente colpito dal brano, al punto da iniziare una spasmodica ricerca del vinile originale (pubblicato in un rarissimo promo 7 pollici nel 1978), sarà poi Lorenzo Bandiera, label manager della Fly By Night Music ad avviare le ricerche del master originale necessario per ristampare il pezzo sulla sua label. Passano due anni nei quali ogni strada viene battuta al fine di intercettare qualcuno degli “attori” di questa vecchia storia, ricerca che culmina con una bottiglia di vino recapitata insieme ad una lettera scritta a mano proprio a Kenny Lynch che oggi, all’età di 78 anni vive nel Kent.
You Can’t Fight It è un poderoso brano disco/funk con la voce portante di Jimmy Chambers doppiata da un coro femminile in un cantato che prende gran parte della scena mentre un synth sinistro intona una melodia che racchiude tutto nel filone soundtrack. C’è proprio il sapore dei ’70 americani, quelli che più ad ampio raggio riportano la mente all’universo blaxploitation.
Brano che proprio grazie a quest’impostazione molto minimale (parliamo sostanzialmente di voce e synth) si presta particolarmente bene ad operazioni di re-editing, possibilità che non sfugge di certo alla Fly By Night che chiama al lavoro Riccio il quale isola proprio le aspre note melodiche per creare un intro controversa nella quale lascia entrare dopo circa due minuti la partitura vocale. E’ un operazione che va a riallineare le dinamiche per spingere il brano su una durata di sette minuti contro gli scarsi 2:57 originali. Un modus operandi che ricorda i primi esperimenti di editing di Tom Moulton, un vero asso delle extended version al quale questo edit tributa molto da punto di vista tecnico.
Il disco viene pubblicato in formato 10 pollici con una copertina che riporta proprio un frame preso dal film. Inoltre è possibile acquistare direttamente dalla label un bundle con la tshirt bianca disegnata appositamente per la pubblicazione. Un grande omaggio oltre che una sincera opera di dissotterramento archeologico.