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Single Reviews /

Rèbeval Rèbeval

  • Label / L.I.E.S.
  • Catalog / LIES056
  • Format / Vinyl
  • Released / 02/2015
  • Style / ,
  • Rating /
    8.5/101
Rébeval

Incontro per certi versi importante quello tra Dj Deep e la L.I.E.S. di Ron Morelli, il primo, è bene ricordarlo, un istituzione del djing mondiale, scoperto e lanciato da Laurent Garnier nella metà degli anni ’90 e da li una carriera favolosa senza mai aprirsi troppo a facili tentazioni. I suoi set conservano tutt’ora quelle caratteristiche fondanti che fanno capo a grooves in qualche maniera old school ma che in tutto e per tutto rappresentano ancora la verità in fatto di suoni dedicati alla dance.
Utilizzo il termine dance perché è l’unico possibile per racchiudere una visione che non disdegna veramente nulla, dall’House-Acid House alla Techno, persino alla Disco o all’Electro, tutto unito sotto il verbo del groove.

La L.I.E.S. è la felice intuizione americana di Ron Morelli, una label che ha sfruttato in maniera all’inizio sapiente, in seguito paracula, tutto il bene ed il male dei nostri tempi, curando nella fase iniziale il suono di ogni singola uscita (ricordiamo dischi memorabili tra i primi numeri di catalogo), per poi abbandonarsi ad un flusso incontrollato di release che hanno cavalcato il felice momento mediatico facendo riversare la carovana americana in un lungo tour europeo giocato nel momento in cui le stamperie rilasciavano dischi che potevano esser tranquillamente ignorati.

Dj DeepCyril Etienne des Rosaies (Dj Deep) incide questo manifesto sotto lo pseudonimo di Rèbeval (nome della via parigina dove ha sede Radio FG, nella quale l’uomo trasmetteva tutti i giorni da mezzogiorno alle due un seguitissimo show proprio nella metà dei ’90) e taglia tre grooves micidiali cogliendoli nella loro essenza, tutte le esecuzioni mancano infatti delle classiche zone di intro ed outro, sono missili che vanno presi nell’esercizio della loro funzione, autentiche armi da dancefloor. Concetto che aprirebbe ad un altro approfondimento interessante, che è quello legato ai cosiddetti dj tools, perché in tutto e per tutto di quello si tratta, ma è proprio in questa esistenza comune e mortale che Dj Deep decide sia il momento di riequilibrare gli assetti lasciando intendere a tutti che non è importante la geometria di un brano ma la sua anima.

Chantage rotola drum machine facendo sventolare gli hit hat e radendo il suolo con una linea di basso tenebrosa che fa da preambolo ad una sirena stridula in pieno stile Robert Armani creando il perfetto equilibrio techno-house dove il funk è la chiave di lettura.
Braniac inacidisce i toni e spinge l’acceleratore su una techno gommosa con pochi fronzoli in una sovrapposizione di melodie minimali ed arpeggi corrosivi.
B is Naggin è psichedelia dance dove i synth sgocciolano acido ed è ancora un arpeggio a regolare i toni alti, qui, in un marasma sonico oscuro.

Se da un lato questi tre cut rispecchiano fedelmente il Dj Deep pensiero, dall’altro sembrano voler lanciare un chiaro messaggio al sistema, un messaggio che recita in maniera piuttosto esplicita: basta cazzate.