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Single Reviews /

Jack J Thirstin’ / Atmosphère

  • Label / Future Times
  • Catalog / FT029
  • Format / Vinyl
  • Released / 07/2015
  • Style /
  • Rating /
    9/101
Jack J - Thirstin' b/w Atmosphère

Ora non veniteci a dire che non ve lo avevamo detto.
Canada, tramonti stonati, droghe leggere…Ebbene si, parliamo ancora di Mood Hut e Pender Street Steppers.
Solo che questa volta le stamperie sono quelle della Future Times di Washington D.C. e la firma è di metà del duo vancouveriano, Jack Jutson aka Jack J, moniker attivo per il già mitologico “Something For Your Mind” dell’estate 2014, in ristampa giusto ora per la terza volta in un anno solare (1267 Have, 1618 Want dati istat/Discogs ad oggi).
E questo nuovo “Thirstin/Atmosphere” non pare volergli essere da meno, con copie andate sold-out in preorder e una folla la fuori disposta a tutto pur di averlo.

Partiamo innanzitutto con l’affermare con assoluta e decisa certezza che non abbiamo di fronte il solito caso di abbaglio da hype estivo (per quanto si, la trafila da social-marketing non sia affatto mancata: terreno caldo dopo l’ultimo Mood Hut, un bello streaming integrale su youtube durato mesi prima del rilascio fisico delle copie, chiaramente rimandate almeno un paio di volte) e da cui nemmeno il caldo torrenziale delle ultime settimane sembra aver allontanato le attenzioni dalle platee di mezza Europa. Quindi, cosa si cela dietro a tanto clamore?
Musicalmente, se possibile, parliamo addirittura di un ulteriore passo avanti rispetto alle precedenti esperienze dalla galassia canadese: nella magistrale disco opera che è “Thirstin” il tiro si alza e non di poco, tra versetti alla Arthur Russell (più un ottava) e batterie soul che quasi quasi sembrano live; nonostante questo, il piglio smaccatamente “outsider” degno dell’ultimo triennio house e di buona parte della corrente canadese si materializza presto tra chords dub in reverse e un campionamento elegante ed efficace degno dei migliori edit Sound Stream o dei recenti outing francesi della Antinote.

Sul lato B “Atmosphere” fa quello che una b-side dovrebbe sempre fare: accentua e sperimenta, dopo una finta partenza di pianoforte dreamy e triangoli eterei in riverbero, il beat si riassesta e riarrangia il leitmotif in una cavalcata jazzy di oltre 6 minuti con un piglio quasi più vicino alla free form che agli stilemi da dancefloor. Alla fine, sono sempre applausi.

Un dodici pollici uscito con una precisione svizzera, in un momento che vede l’inesorabile (seppur lento) declino degli isterismi black berlinesi e un approccio sempre più freak e (artificialmente?) scanzonato: sarà ora compito dei più abili selectors la fuori non far stonare queste perle in mezzo al pattume che da ora uscirà nel tentativo di cavalcare questa nuova onda.