Un’ ipotesi sui probabili futuri non basta più.
Les Disque de la mort chiama Ivan Smagghe & Leon Oakey a posizionare e decorare il suo asimmetrico portale d’accesso con delle turbine in movimento che sviscerano qualsiasi identità che entri scomponendola e sciogliendo i nodi della possessione volontaria, riuscendo ad accostarsi a combinazioni variabili di proposte che vanno dalla scelta di musicisti all’organizzazione dell’etichetta stessa che tende a cristallizzare le definizioni.
Particolarità che poi diventa dettaglio indefinito di questo progetto. Minimizzano tutte le scelte possibili e derivate per avere una migliore messa a fuoco della loro camera ottica e preservare il loro linguaggio artistico da un’auto-dissipazione. Tra i recenti attriti di natura contingente sorgono interessanti distese cosmatesche di suoni electro/nu disco come “Pink industry” di Manfredas in vista dal giugno dello scorso anno. Varcato il portale si erge Monte Verità al centro di un porticato ampio con aperture sui lati rimanenti e cornici lapidee con mascheroni e balaustrine dalle quali è possibile affacciarsi.
Un altro incontro avviene tra Rodion e Fabrizio Mammarella, le quali simulazioni empatiche di composizione sono state nuovamente collaudate in “Appennini EP” per la Slow Motion records sul versante chietino sul quale è sorto “Telespazio”, pubblicato per la Hell Yeah records ad opera di Fabrizio Mammarella. Progetto caratterizzato dalla topologia completamente magliata in cui è possibile ricevere informazioni da suoni che vogliono interconnettersi seppur differenziati dalla loro natura che spazia da electro a composizioni più sperimentali atti a posizionarsi come oggetto di telecomunicazioni. Monte verità pone al suo grande orecchio anche l’ascolto di due remixes che completano l’atmosfera dal carattere electro/ambient a tonalità ben invecchiate, rendendo più raggiante la variazione della percezione dei brani: Inner Outer (Toulouse Low Trax Radient Walk remix) e Totem (Flavien Berger Blue Light Tavern remix).
La linfa di Monte verità scorre diramandosi creando un reticolo i cui punti principali, luoghi d’origine o di vita degli autori, sono Parigi, Berlino, Chieti, Pescara, Roma fino ad arrivare in Utah (Stati Uniti), posto dove è stato girato il video di Inner Outer che uscirà a settembre. Spazialità tra i suoni con aggiunta di melodie vettori.
Totem dal ritmo ripetitivo, meccanico intervallato da una voce maschile, assume le sembianze di una distesa di vernice nera punteggiata d’oro e finiture d’ottone lucido.
Genziana nasce su terreni acidi e ben drenati. Frasi di arpeggi, melodie strumentali e riverbero ed eco di matrice dub. La raccolta possiede l’ingrediente per portare un corpo da una velocità nulla ad una nota.