Nicola Penna è un produttore italiano di quella che possiamo definire una recente generazione, le sue produzioni hanno cominciato ad apparire a partire dal 2009 ed hanno attraversato il tempo mantenendosi sempre fedeli ad un ideale house molto classico e ricco di appartenenza a quella prima ondata tricolore che ci rese famosi nel mondo.
Bellissimo il suo Ep dello scorso anno intitolato Southern Side, per la ANMA Records, sempre sotto il suo pseudonimo Nasty Boy, che finora ha caratterizzato quasi tutte le sue uscite.
Torna ora con due brani licenziati nientemeno che dalla Sähkö Recordings, epica label finlandese fondata da Tommi Grönlund e Mika Vainio durante quegli anni ’90 che gli valsero il riconoscimento unanime degli appassionati di dance minimale.
Deviata poi sulla sublabel Puu, gestita da un’altro caposcuola come Jimi Tenor e contenitore multiforme rispetto alla più inquadrata mainlabel.
Due brani dicevamo, due solchi che portano ancora fede a quell’estetica deep legata al genere House, con quei groove grassi, corposi, caldi. Quelle evoluzioni pindariche fatte con poche e decise note, il basso gonfio, i piattini a tenere accesa la fiamma e quel corpo che inneggia al funk con eleganza.
Closer To The Edge, il brano che occupa il lato A, va dritto al sodo mandando in orbita degli accordi semplici ma sovrapposti con grande gusto, in un bilanciamento molto ben assestato tra i vari livelli melodici ed un’elevazione ritmica che fa orbitare il brano per tutta la durata.
Più mistica e di taglio minimalista la seconda traccia, Bring That Back, un downtempo spezzato su note notturne che ricreano un crepuscolo dai toni jazz che si concede poche escursioni in zone simil-dance.
Attenzione nei dettagli, gusto e visione che non possono far passar inosservato questo Ep, che oltre a segnare un piccolo traguardo per il produttore italiano è una nuova pedina da aggiungere allo scacchiere delle cose fatte a regola d’arte.