Nuova label tutta romana fondata da Fabrizio Lapiana, dj che vanta oltre 15 anni di esperienza dietro le consolle della Roma elettronica.
Fabrizio ha sempre declinato le sue selezioni musicali verso un suono techno intimo e raffinato, che partendo dalla chiara matrice detroitiana si è mosso poi verso ipnotici lidi fatti di house music, melodia e tanto deepness.
Questo il suo esordio discografico, un EP nel quale ha cercato di ripercorrere quelle che sono le sue attuali influenze sonore, concentrando gli sforzi su una produzione che potesse far specchio sulle sue ispirazioni maggiori.
”Kalamaris” apre il discorso rotolando su una techno fatta di suspance e grandi partenze circolari, buona la dinamica dei bassi e la gestione delle melodie, sempre ipnotiche e vorticose, ma forse il discorso avrebbe potuto chiudersi all’interno di 5 minuti che avrebbero dato maggior consistenza al lavoro, contro i 8:56 attuali.
Sul lato B tutt’altra storia. “Liquid Dance” rallenta le battute e centra quello che è il lato ipnotico del produttore. Un’ottima traccia basata su due giri di synth e una ritmica ovattata e seducente che non disdegna una grande apertura sui bassi dopo circa 5 minuti. Intorno un gran fiorire di interventi percussivi efficacissimi. Gran pezzo!
In “Chemical War” si ritorna ad atmosfere più marcate, anche se la sezione ritmica rimane sempre splendidamente ipnotica. Qui è forse la scelta dei suoni a non convincere particolarmente.
Nel complesso un ottimo esordio che lascia ben sperare per le future release.