L’ultima scoperta di Mad Mike è un personaggio veramente particolare: Mark Flash.
Nato a Detroit da un padre musicista ed una madre grande amante della musica, Mark viene esposto a tutti i tipi di musica possibili degli anni settanta, dal funk al jazz, dalla fusion alla musica etnica (brasiliana, caraibica, ecc.).

Dopo un importante periodo a New York, dove sviluppa il suo amore per il nightclubbing ed il djing, Mark torna a Detroit e fonda la Mirage Entertaiment per dare spazio ad artisti e dj Freestyle e Broken Beat.
Suona e organizza incessantemente. Il soprannome Flash gli viene da quegli anni.

La morte improvvisa del padre, coinvolto nella società e con cui ha un rapporto di amore profondo, lo distrugge psicologicamente. Lascia la società, incapace di fare e organizzare musica senza pensare a lui.
Alla fine decide di dare un taglio netto con il mondo delle sette note e inizia a fare il camionista.
Ma la passione è dietro l’angolo. Torna sulla scena grazie ad amici come Dj Rolando, Dj Marquis e infine Mike Banks degli UR che lo prende con sé. Anche Juan Atkins ne rimane colpito e lo chiama a suonare come uno dei musicisti dei Model 500 e come parte attiva del suo prossimo lavoro.

Per la UR decide di mescolare musica etnica sudamericana e techno. Un’idea in linea con la svolta etno-techno di Banks che lo sprona e lo incoraggia. Questo nuovo 12” con quattro tracce è musica che sa di rivincita e di voglia di vivere. Né house, né electro, né broken beat, ma tutto insieme. In una parola: Techno.
Grandissimo disco.